Ilaria Salis alle Europee, Feltri attacca: “Un danno”

Ilaria Salis alle Europee, Feltri attacca: “Un danno”

L’analisi del giornalista Vittorio Feltri sulla controversa candidatura di Ilaria Salis alle elezioni europee.

Il giornalista Vittorio Feltri esprime dubbi sulla decisione di candidare Ilaria Salis alle elezioni europee, definendola una mossa elettorale dalla dubbia efficacia, definendo “un danno per tutti” la scelta della sinistra.

La sinistra si dispiace nel vedere la detenuta Ilaria Salis trascinarsi nell’aula di tribunale con mani e piedi in catene. Tuttavia non si fa scrupoli nell’adoperare l’insegnante monzese a proprio esclusivo beneficio,” dichiara Vittorio Feltri.

Secondo il noto giornalista, come è scritto su IlGiornale.it, l’Alleanza Verdi e Sinistra sarebbe caduta nella trappola di utilizzare la situazione di Salis per guadagni politici. Piuttosto che per un sincero interesse verso la sua situazione.

Vittorio Feltri

La strategia politica controversa: le parole di Vittorio Feltri

Feltri prosegue nel suo argomento: “Alleanza Verdi e Sinistra intendono farci credere di avere proposto la candidatura a Salis allo scopo nobile di sensibilizzare l’opinione pubblica continentale.”

Tuttavia, egli suggerisce che le vere intenzioni sarebbero altre: “Si adduce altresì come motivo alla base di tale decisione il fatto che, qualora Salis venisse eletta, potrebbe finalmente fare ritorno in patria, possibilità che le è stata di recente negata dalla magistratura ungherese.”

Implicazioni umanitarie o tattiche elettorali? Il caso di Ilaria Salis

I nostalgici del comunismo candidano alle Europee Salis, pretendendo di convincerci che ciò favorirà la trentanovenne, la quale, molto ingenuamente, ha accettato la candidatura. (…) Si è fatta intortare dai radical-chic, che non sono buoni come sembrano,” prosegue il giornalista. Feltri, infatti, non sembra convinto che la candidatura di Ilaria Salis possa avere risvolti positivi.

Il noto giornalista Vittorio Feltri, dunque, conclude: “Sarebbe ora che la sinistra spiegasse una volta per tutte perché mai un deputato o un ministro di centrodestra sotto indagine sia tenuto a dimettersi per opportunità politica, mentre una sconosciuta senza titolo e senza merito possa dal nulla essere candidata ed eletta“.