Ilaria Salis rischia l'immunità: persecuzione e accanimento, il post
Vai al contenuto

Direttore: Alessandro Plateroti

“Persecuzione e accanimento”: Ilaria Salis non vuole perdere l’immunità

Ilaria Salis

La situazione legata alla posizione di Ilaria Salis sotto la lente di ingradimento. L’Eurodeputata rischia di perdere l’immunità parlamentare.

In queste ore la Commissione giuridica del Parlamento europeo sta affrontando il caso di Ilaria Salis. L’eurodeputata con Avs era finita in carcere in Ungheria nel 2023 con l’accusa di lesioni gravi ai danni di due attivisti di estrema destra. Dopo la sua elezione a Bruxelles aveva ottenuto la libertà e l’immunità parlamentare di cui ora il Tribunale di Budapest ha richiesto la revoca. Sulla vicenda, la donna ha deciso di parlare in un post social molto diretto.

Un primo piano di Ilaria Salis che presenta il suo libro ''Vipera''
Ilaria Salis – newsmondo.it

Ilaria Salis e il rischio di perdere l’immunità

Facendo riferimento alle diverse notizie sul suo conto e sulla vicenda che la vede coinvolta con il serio rischio di perdere l’immunità parlamentare e, quindi, di tornare in Ungheria in carcere, Ilaria Salis ha deciso di uscire allo scoperto con un lungo post social nel quale ha spiegato la sua posizione in questa fase delicata.

“L’Europa deve scegliere da che parte stare”, ha esordito la Salis. “Secondo alcune testate, il relatore del mio caso in Commissione Affari Giuridici avrebbe manifestato l’intenzione di accogliere la richiesta ungherese di revoca della mia immunità parlamentare. Se così fosse, verrei esposta a una persecuzione politica certa e spietata. Rischierei di tornare in fondo a quel maledetto pozzo in cui, per mesi, sono stata rinchiusa ingiustamente, in violazione dei più basilari diritti fondamentali”.

Il processo in Ungheria: l’affondo

Ma il commento della Salis sui social è andato ancora avanti: “Una persecuzione tanto più accanita oggi, dopo mesi in cui ho esercitato il mio mandato di eurodeputata senza mai arretrare nella denuncia del regime di Orbán. L’autocrate della cosiddetta ‘democrazia illiberale’ non ha mai cercato giustizia, ma vendetta. Oggi più che mai”.

Nel suo messaggio non sono mancati passaggi sull’Ungheria e il processo subito che “ha già una sentenza scritta: nel disprezzo della presunzione d’innocenza, il governo ha più volte anticipato l’esito giudiziario, dichiarando pubblicamente che sarei una ‘criminale’, una ‘terrorista’, e che merito una condanna esemplare. Le udienze sarebbero una farsa – ancora più farsesca delle precedenti – pesantemente condizionata dal potere politico”.

Nella parte conclusiva del suo sfogo, la Salis ha poi aggiunto quale sarà il ruolo di chi verrà chiamato a votare e giudicare in merito alla sua immunità. “[…] I colleghi che saranno chiamati a votare sulla mia immunità, prima in Commissione e poi in Plenaria, decideranno anche del futuro dell’Europa. Dovranno scegliere da che parte stare – e assumersene tutta la responsabilità, morale e politica: con lo Stato di diritto e la democrazia, o con il regime illiberale di Orbán, che con il suo gruppo dei ‘Patrioti’ punta a imprimere una torsione nazionalista e autoritaria all’intero continente”, ha concluso l’eurodeputata con Avs.

Leggi anche
Netanyahu tra crisi politica e blocco degli aiuti a Gaza: tensioni interne ed esterne

Riproduzione riservata © 2025 - NM

ultimo aggiornamento: 5 Giugno 2025 9:24

Netanyahu tra crisi politica e blocco degli aiuti a Gaza: tensioni interne ed esterne

nl pixel