Nuovo attacco di Ilaria Salis alla Premier Giorgia Meloni e al Governo. La foto social che parla di “vergogna” e “deportazione”.
Nuovo tentativo del Governo per quanto riguarda i migranti da portare in Albania. Nelle ultime ore, sono 49 i migranti in viaggio verso il porto di Shengjin sul pattugliatore Cassiopea della Marina. Un fatto che Ilaria Salis non sembra affatto gradire. L’eurodeputata con Avs, infatti, ha condiviso via social una foto decisamente forte accompagnata da una lunga didascalia contro le mosse della Premier Meloni e, in generale, del governo italiano.
Ilaria Salis, “deportazione” e “vergogna”
Il Governo ci riprova: nuovo viaggio per i migranti verso l’Albania sulla nave Cassiopea. Si tratta di 49 individui che saranno portati nei centri, dove saranno avviate le procedure di accoglienza, trattenimento e valutazione dei singoli casi.
Una situazione che a Ilaria Salis proprio non piace e che ha visto la stessa eurodeputata sbottare sui social con un post Instagram molto forte.
“Torna in azione la nave della vergogna: in corso la deportazione di 49 persone verso l’Albania”, ha esordito la donna con parole molto pesanti.
“Altro che ‘guerra ai trafficanti’, il governo italiano continua ostinatamente nella sua ignobile crociata contro il diritto d’asilo e la migrazione. Il vero trafficante e torturatore Almasri, ricercato dalla Corte Penale Internazionale per crimini di guerra e contro l’umanità, ha goduto del privilegio di un volo di Stato per trovare riparo nella Libia delle milizie e delle mafie”, ha aggiunto la Salis facendo riferimento alla recente liberazione del generale libico Almasri.
“Al contrario, 49 esseri umani in fuga da guerra e miseria vengono deportati con il pattugliatore militare Cassiopea perché facenti parte di quell’umanità in eccesso di cui ci si deve sbarazzare”, ha proseguito la donna.
L’affondo al Governo
Nella conclusione della didascalia del suo post, la Salis ha poi dato l’ultimo affondo al Governo Meloni: “Mezzi pubblici impiegati con scopi diametralmente opposti e destinati a soggetti che non potrebbero essere più diversi. Da un lato, per reprimere persone colpevoli di cercare solo un futuro migliore; dall’altro, per garantire protezione a potenti macchiatisi dei crimini più atroci. Complimenti, era difficile immaginare una politica più abietta“.