Sfogo di Ilaria Salis che ha deciso di condividere un lungo pensiero accompagnato da una foto contro il “ducetto”. Ecco cosa ha detto.
Non solo la foto del “buongiorno” delle scorse ore che ha scatenato una vera e propria bufera nei suoi confronti. Ilaria Salis è tornata a far parlare di sé per un lungo sfogo verso il “ducetto”. Di chi si tratta? Ovviamente dell’odiato, da parte sua, Viktor Orban, reduce da una visita a Roma durante la quale ha incontrato il Papa ma anche la Premier Meloni e il vicepremier Salvini.

Ilaria Salis e il “ducetto”
Intervenuta via social, Ilaria Salis ha deciso di sfogare tutta la sua rabbia e fastidio verso il premier ungherese Viktor Orban che si era sbilanciato nei suoi confronti facendo riferimento all’immunità conservata dalla donna e al caso della giustizia in Ungheria. “Per l’ennesima volta, il ducetto magiaro dà prova di disconoscere i principi fondamentali di una vera democrazia”, ha scritto l’eurodeputata con Avs.
“Non spetta al potere politico condannare un imputato – tantomeno un avversario – al carcere: questo può essere solo il compito di un giudice imparziale e indipendente, figura, in effetti, ben rara in una ‘democrazia illiberale’… Orban, più parli, più riveli la tua indole fascista. E ricordo a te e ai tuoi emuli che il popolo italiano il fascismo l’ha già ripudiato, una volta per tutte”.
Le lancette della storia
Lo sfogo social della Salis è poi andato avanti con un chiaro riferimento al passato storico: “Non permetteremo che riportiate indietro le lancette della storia: difenderemo le libertà e i diritti che abbiamo conquistato – e ne vogliamo conquistare ancora, e ancora, e ancora. P.S.: ma perché i cittadini europei devono continuare a finanziare il governo autocratico e oligarchico di questo signore?”. Arriverà una replica? Siamo sicuri che la questione non sarà terminata così.
Per l’ennesima volta, il ducetto magiaro dà prova di disconoscere i principi fondamentali di una vera democrazia.
— Ilaria Salis (@SalisIlaria) October 29, 2025
Non spetta al potere politico condannare un imputato — tantomeno un avversario — al carcere: questo può essere solo il compito di un giudice imparziale e… pic.twitter.com/fg1FdVj31o