Ilaria Sula, la lettera di Samson: l'ultima notte insieme e il tabaccaio
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Ilaria Sula, la lettera di Samson: l’ultima notte insieme e la sosta dal tabaccaio

mani di uomo in carcere dietro le sbarre

Emergono dettagli inquietanti nella lettera di Mark Samson sull’omicidio di Ilaria Sula: ecco cosa ha scritto ai pm.

Oggi, martedì 29 aprile, emergono nuovi dettagli dalla lettera che Mark Samson, il 23enne reo confesso dell’omicidio di Ilaria Sula, ha inviato ai pm raccontando la sua versione dei fatti. Nel frattempo gli inquirenti continuano ad indagare sulla dashcam dell’auto del killer, nel tentativo di ricostruire ogni movimento compiuto dopo il delitto.

indagini su reperti

Ilaria Sula: il nuovo interrogatorio alla madre di Samson

Proseguono le indagini sul coinvolgimento della madre di Mark Samson, come riportato da Adnkronos, indagata per concorso in occultamento di cadavere. Questa mattina è stata nuovamente interrogata dal pm per circa due ore.

Come ha spiegato il suo difensore: “quella di oggi è stata un’integrazione delle dichiarazioni già rese lo scorso 7 aprile” e “nei confronti della donna, l’impianto accusatorio rimane immodificato“. Il penalista ha inoltre sottolineato la “totale estraneità del padre di Mark alla vicenda“. Rispetto al cellulare della vittima ritrovato nell’appartamento di via Homs, il legale ha riferito che la donna “ha detto di sapere dove si trovasse“.

La lettera di Samson ai pm

Nella sua lettera, aggiunge Adnkronos, Mark Samson descrive il difficile dialogo avvenuto la sera del delitto nell’appartamento di via Homs, nel quartiere Africano a Roma. “Dalle 22.15 a mezzanotte abbiamo parlato della nostra relazione, del fatto che mi dava fastidio e mi ero stancato di aspettare e lei nel frattempo cercava altre persone con cui legare“, scrive ai magistrati.

Secondo il suo racconto – nonostante le tensioni – Ilaria Sula aveva chiesto di poter restare a dormire: “Le ho dato un pigiama con cui potesse dormire comoda“. I due si sarebbero poi sdraiati insieme. Successivamente, dopo l’accoltellamento, racconta il tentativo di spostare il corpo della studentessa.

Ho aperto tutti gli sportelli dell’auto per vedere se il trolley entrava sui sedili al posto del portabagagli, ma invano“, scrive. Descrivendo poi come sia riuscito a caricare il trolley: “Porto il trolley fuori dal condominio, era una giornata con un sole splendente, abbagliante. Vedo due ragazze che vengono nella mia direzione, le lascio passare e subito dopo sollevo il trolley senza l’aiuto di nessuno“.

Una volta sistemato nel bagagliaio, si sarebbe messo alla guida “senza una direzione precisa“, fermandosi poi “mezz’ora dopo le 16 circa da un tabaccaio” per acquistare “sigarette e un accendino“.

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ultimo aggiornamento: 29 Aprile 2025 15:23

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