Imane Khelif denuncia Elon Musk e J.K. Rowling per “cyberbullismo aggravato”

Imane Khelif denuncia Elon Musk e J.K. Rowling per “cyberbullismo aggravato”

Dopo settimane di attacchi e insulti online, Imane Khelif, medaglia d’oro alle Olimpiadi, ha deciso di prendere una posizione legale. La pugile denuncia Elon Musk e J.K. Rowling per “cyberbullismo aggravato”.

Imane Khelif, medaglia d’oro alle Olimpiadi di Parigi, è stata vittima di una violenta campagna di odio e transfobia, che ha messo in discussione la sua identità e il suo successo sportivo. Dopo aver subito insulti e false accuse, la pugile ha deciso di denunciare pubblicamente i responsabili di questa gogna mediatica, tra cui Elon Musk e J.K. Rowling. Khelif ha presentato una denuncia alla Procura di Parigi, chiedendo giustizia per il cyberbullismo subito e lanciare un messaggio di dignità e rispetto.

Elon Musk

La denuncia di Imane Khelif alla procura di Parigi

In seguito a questa esperienza, Khelif ha deciso di intraprendere un’azione legale contro i responsabili della campagna di odio. La denuncia è stata presentata alla Procura di Parigi, che ha aperto un’indagine per “cyberbullismo aggravato”, inclusi insulti pubblici e provocazioni alla discriminazione basati sul genere. L’indagine è condotta dal Centro nazionale per la lotta all’odio online e dall’Ufficio centrale di lotta contro i crimini contro l’umanità e i crimini d’odio. L’obiettivo è identificare e perseguire coloro che hanno orchestrato e alimentato questa gogna mediatica.

Elon Musk e J.K. Rowling nel mirino

Tra i principali accusati ci sono Elon Musk e l’autrice della saga di Harry Potter J.K. Rowling, entrambi criticati per aver contribuito alla diffusione delle false accuse contro Khelif. Secondo Variety, Rowling ha pubblicamente attaccato l’atleta, dichiarando che la partecipazione di Khelif alle Olimpiadi fosse ingiusta, mentre Musk ha sostenuto tali affermazioni sui social media. Le loro dichiarazioni hanno amplificato l’odio verso Khelif, rendendola un bersaglio di ingiustizia e disprezzo. L’avvocato di Khelif, Nabil Boudi, ha dichiarato che l’indagine stabilirà la responsabilità di questi individui e di coloro che hanno contribuito al linciaggio digitale.