Paolo Liguori smonta le illusioni della sinistra: “L’Europa non era e non è d’accordo a far diventare gli immigrati cittadini in 5 anni”.
Mentre l’eco del flop referendario dell’8 e 9 giugno si propaga nel dibattito politico, la sinistra tenta una contro-narrazione per rivendicare una vittoria simbolica. In un clima teso, alimentato da numeri interpretati ad arte, emerge con forza il confronto andato in onda su Rete 4 nella trasmissione “4 di Sera”, condotta da Paolo Del Debbio. In studio, tra gli ospiti, si trovano Benedetta Scuderi, eurodeputata dell’Alleanza Verdi e Sinistra, e due voci storiche del giornalismo e della politica italiana: Claudio Martelli e Paolo Liguori.

Il confronto tra Martelli e Scuderi
L’eurodeputata Scuderi, già nota per il suo attivismo ambientalista, non esita a rilanciare: «È importante ricordare che chi è andato a votare sono di più delle persone che hanno votato per l’attuale maggioranza di governo. Quindi è un segnale molto forte». Secondo lei, i “sì” ai referendum su lavoro, Jobs Act e cittadinanza dimostrerebbero un dissenso diffuso verso l’esecutivo Meloni. Ma la realtà è meno rosea per la sinistra: l’affluenza è stata bassa e il quorum non è stato raggiunto.
Claudio Martelli, con tono netto, contesta la lettura ideologica del risultato: «Ma non avete ancora capito che scambiare le elezioni politiche per un Referendum e un Referendum per le politiche è una scxxxxza?», afferma, spiazzando la Scuderi. Quando lei replica «Ma questo non lo abbiamo fatto noi, lo ha fatto proprio il governo», Martelli la incalza: «No, lo avete fatto voi». E ancora la Scuderi insiste: «Il governo, nel momento in cui ha chiesto alle persone di non partecipare al voto, ha fatto una scelta politica. Se il governo avesse detto: “andiamo tutti a votare e vediamo cosa succede”, non sarebbe stata una politicizzazione».
Il colpo di scena: interviene Paolo Liguori
Ed è proprio a questo punto che arriva la vera stoccata della serata. Paolo Liguori, pungente come sempre, interviene per demolire l’intera narrazione: «L’Europa non era e non è d’accordo a far diventare gli immigrati cittadini europei, non solo italiani, in soli 5 anni. Quindi è un po’ una beffa quella che è stata proposta agli elettori: bellissimo, volentieri, ma l’Europa non vuole». Con una frase, Liguori smaschera quella che definisce una promessa irrealizzabile, mettendo in discussione l’intera proposta di cittadinanza veloce.
In conclusione, il messaggio è chiaro: la sinistra ha venduto un’illusione, ma la realtà istituzionale europea è ben diversa. E l’Europa – come ha chiarito Liguori – quella proposta “non la vuole”. Il tutto come riportato da liberoquotidiano.it
Paolo Liguori: "L'Europa non è d'accordo a far diventare gli immigrati cittadini europei in 5 anni"#4disera in diretta su #Rete4 e in streaming su Mediaset Infinity pic.twitter.com/8B4DIzpxDj
— 4 di sera (@4disera) June 10, 2025