Gli esperti che si sono occupati del caso dell’omicidio Giulia Tramontano hanno diagnosticato ad Impagnatiello la alessitimia, come nel caso di Alessia Pifferi.
Ci sono dei risvolti sul caso di Senago. Gli esperti incaricati dalla Corte d’Assise di eseguire la perizia psichiatrica su Alessandro Impagnatiello, l’uomo che ha confessato l’omicidio di Giulia Tramontano, hanno diagnosticato al killer la alessitimia, la stessa condizione di Alessia Pifferi, la donna che aveva lasciato morire di stenti sua figlia, Diana. Si tratta di una patologia in grado di modificare la capacità di provare e riconoscere le proprie emozioni con conseguenze sulla sfera comportamentale.
Impagnatiello come Alessia Pifferi: la diagnosi di alessitimia
Nelle scorse ore si è svolta l’ennesima udienza sul caso dell’omicidio Giulia Tramontano. Nell’aula della Corte d’Assise di Milano, gli psichiatri Pietro Ciliberti e Gabriele Rocca, periti della corte, hanno analizzato la perizia psichiatrica effettuata su Alessandro Impagnatiello, facendo emergere nuovi dettagli.
Come riportato da Fanpage, al killer reo confesso è stata diagnosticata la alessitimia. Si tratta di una condizione che era stata diagnosticato anche ad Alessia Pifferi, la donna condannata all’ergastolo in primo grado per l’omicidio della figlia di 18 mesi, Diana, avvenuto a luglio 2022 a Milano.
Di fatto si tratta di una particolare condizione psicologica che implica una scarsa capacità di riconoscere le emozioni, sia le proprie che quelle degli altri. Un qualcosa che evidentemente è in grado di causare problemi di autoregolazione affettiva.
Cosa è l’alessitimia
Nel dettaglio, come riportato sempre da Fanpage che cita il sito della Fondazione Humanitas, la alessitimia è una condizione o un tratto che può manifestarsi in diversi disturbi psicologici e psichiatrici o malattie di altra natura. Essa si manifesta con difficoltà nell’identificazione e descrizione delle emozioni, oltre a una tendenza a sostituire il linguaggio emotivo con azioni.
Oltre a questa disregolazione affettiva, per cui la persona alessitimica non riesce a misurare le reazioni alle proprie emozione, questa condizione può manifestarsi con una più o meno importante riduzione di empatia, ovvero la capacità di capire l’altro, mettendosi nei suoi panni.
Esattamente come accaduto per il caso di Alessia Pifferi, l’alessitimia non ha precluso anche a Impagnatiello la capacità di intendere e volere, come evidenziato dalla perizia psichiatrica.