Shimpei Tominaga, imprenditore giapponese di 56 anni, è in coma dopo essere stato aggredito mentre cercava di sedare una rissa a Udine.
La città di Udine è stata teatro di un tragico episodio di violenza venerdì 21 giugno. Shimpei Tominaga, imprenditore giapponese di 56 anni, è intervenuto per aiutare un giovane ferito che cercava rifugio al ‘Buonissimo Kebab’ di via Pelliccerie. Intorno alle 3.30 della notte, il giovane, visibilmente sanguinante, era inseguito da un gruppo di tre ragazzi. Tominaga, insieme a un amico, ha tentato di calmare la situazione e difendere il giovane aggredito.
Tuttavia, uno degli inseguitori ha sferrato un pugno a Tominaga, facendolo cadere violentemente a terra. L’imprenditore ha battuto la testa sul marciapiede, riportando fratture craniche multiple e subendo un arresto cardiaco.
Aggressione a Udine: il coraggio di Shimpei Tominaga
Immediatamente soccorso, Tominaga è stato stabilizzato e trasportato d’urgenza all’ospedale Santa Maria della Misericordia, dove è stato ricoverato in terapia intensiva. Le sue condizioni sono gravissime, e la comunità locale è profondamente colpita dall’accaduto.
Sicurezza pubblica e reazioni
La brutale aggressione ha riacceso il dibattito sulla sicurezza pubblica a Udine. La Squadra Mobile ha fermato cinque ragazzi, italiani e stranieri, di età compresa tra i 20 e i 25 anni, che sono stati trovati in evidente stato di ubriachezza. Dopo aver ricostruito gli eventi, le autorità hanno contestato loro il reato di lesioni gravissime, che potrebbe evolversi in accusa di omicidio se le condizioni di Tominaga dovessero peggiorare.
Il governatore del Friuli Venezia Giulia, Massimiliano Fedriga, ha espresso il suo profondo dispiacere e solidarietà verso Tominaga e la sua famiglia, sottolineando il contributo positivo dell’imprenditore alla comunità locale. Anche la deputata Debora Serracchiani ha condannato l’episodio, definendolo un atto di violenza spropositata e gratuita.
Le autorità locali hanno recentemente intensificato le operazioni di controllo del territorio con la partecipazione del Reparto prevenzione crimine “Lombardia”. Tuttavia, l’episodio ha evidenziato la necessità di ulteriori misure per prevenire simili atti di violenza. “Non possiamo accettare che le nostre città diventino ostaggio di violenti e aggressori,” ha dichiarato Fedriga, ribadendo l’impegno delle istituzioni nel garantire la sicurezza pubblica.
Questo tragico evento ha suscitato un profondo senso di solidarietà nella comunità di Udine, che si stringe intorno a Shimpei Tominaga e alla sua famiglia, sperando in un suo pronto recupero e auspicando che i responsabili siano adeguatamente puniti.