Imu pagata in eccesso o non dovuta: come richiedere il rimborso

Imu pagata in eccesso o non dovuta: come richiedere il rimborso

Come richiedere il rimborso dell’Imu versata in eccesso o non dovuta: quali sono le tempistiche per ottenere la restituzione.

Versare l’Imu in eccesso o quando non è dovuta è un errore comune e si può richiedere un immediato rimborso.

Tali errori possono derivare da un calcolo sbagliato dell’imposta o da modifiche retroattive della normativa.

È importante, dunque, sapere quali passi seguire per ottenere questo rimborso e a quali normative fare riferimento.

Imu in eccesso o non dovuta: come presentare la domanda

Quando si scopre di aver pagato più del dovuto, come riportato da QuiFinanza, la prima cosa da fare è identificare l’errore.

Questo può essere fatto verificando i documenti relativi al pagamento dell’Imu e controllando eventuali discrepanze tra l’importo dovuto e quello effettivamente versato.

Una volta accertato l’errore, il contribuente deve presentare una richiesta di rimborso al Comune dove si trova l’immobile.

La richiesta può essere presentata compilando un modulo specifico fornito dal Comune o scrivendo una richiesta su carta libera.

È essenziale includere nella domanda le generalità del richiedente, le annualità per le quali si chiede il rimborso, l’importo dovuto e quello erroneamente versato, le quietanze di versamento e la causale della richiesta di rimborso.

Inoltre, è importante specificare le modalità attraverso le quali si desidera ottenere il proprio rimborso.

Quali sono le tempistiche del rimborso

Il contribuente deve presentare la richiesta di rimborso entro cinque anni dal giorno in cui è stato effettuato il pagamento errato o dal momento in cui è stato riconosciuto il diritto alla restituzione.

Una volta presentata la domanda, il Comune ha 180 giorni per rispondere. Il conteggio dei giorni inizia dal momento in cui l’istanza viene accettata.

Se il Comune non risponde entro questo termine, il contribuente ha il diritto di inviare un sollecito. In alcuni casi, il Comune può richiedere documentazione aggiuntiva per esaminare meglio la situazione.

Una volta completato l’esame, procederà con il rimborso attraverso il metodo indicato dal contribuente.