Un’analisi di Today mostra per quale motivo gli stipendi italiani non aumentano, ma calano. I dati sono sconcertanti.
Gli stipendi italiani sono rimasti a trent’anni fa. Non solo: sono leggermente calati. Il costo della vita, le tasse e l’inflazione, nel frattempo, sono saliti vertiginosamente. L’Italia è il solo paese dell’Ocse nel quale gli stipendi non sono aumentati, dal 1990. Per quale motivo, dunque, gli stipendi non aumentano, ma diminuiscono? Questa l’analisi di Today.
Gli stipendi calano
Gli stipendi, in Italia, aumenteranno. Eppure, non si considera l’inflazione. “Si prevede che le retribuzioni dei dipendenti pro-capite aumenteranno del 3,8% quest’anno e del 3,7% il prossimo”. Chiaramente, questo accadrà anche in Italia, ma solamente in maniera più contenuta. Parliamo di un +2,5% nel 2022 e di un +1,3% per l’anno prossimo. L’inflazione, però, sta salendo in modo clamoroso. Da ciò, il reddito reale delle famiglie dovrebbe scendere del 2,8% durante quest’anno. Il calo degli stipendi in Italia, inoltre, sarà maggiore della media europea (-3,2%), con un ulteriore -1% nel prossimo anno.
I motivi del calo
“L’aumento dei prezzi al consumo, insieme a una crescita lenta dei salari, è destinato a pesare sul reddito disponibile reale delle famiglie e quindi sulla crescita della spesa per consumi”, scrive la Commissione riguardo l’Italia. Da ciò, sono due i fattori incriminati: l’aumento del costo della vita e la tassazione sul lavoro. Il peso delle tasse sui salari dei lavoratori italiani è il quinto più alto dei Paesi Ocse, ovvero del 46,5%.