La siccità sta causando un’importante crisi idrica. I comuni si stanno adoperando con delle misure per evitare gli sprechi.
Il problema della siccità sta diventando cruciale per alcune regioni. Entro la fine della prima settimana di luglio dovrebbe essere proclamato lo stato di emergenza. Molto probabilmente, l’erogazione dell’acqua verrà sospesa anche in alcune fasce diurne oltre che durante la notte.
La situazione è veramente critica. Se non dovesse piovere nel giro di poco tempo, si andrà incontro ad una grave carenza d’acqua. La regione Lombardia è in procinto di emanare la nuova emergenza idrica. I cittadini non potranno utilizzare l’acqua per nient’altro che non sia di prima necessità. Non si possono più innaffiare i giardini o riempire le piscine. I prati fanno fatica a crescere a causa della mancanza d’acqua, ed anche i prezzi dell’agricoltura stanno salendo alle stelle. Il fieno è passato da 50 a 100 euro a rotoballa.
La chiusura dell’acqua corrente nelle ore notturne a Viggiù
Nel comune di Viggiù è arrivata una comunicazione in cui, in determinate zone, durante le ore notturne verrà sospesa la fornitura di acqua corrente. Fabrizio Curcio spiega che “In alcune zone non è escluso che un razionamento dell’acqua porti a chiusure dell’erogazione nelle fasce diurne“. E continua: “Quest’anno abbiamo dovuto sopportare il 40-50 per cento di acqua in meno e la siccità è un problema diffuso in tutta Italia. Bisogna capire le misure da mettere in campo per mitigarlo”.
La situazione è sull’orlo del precipizio, i risvolti dipendono dal meteo delle prossime settimane. L’Italia è il paese con più acqua d’Europa. La grande ricchezza di corsi d’acqua ne comprende 7594, 324 laghi e oltre 1000 falde sotterranee. Il problema è relativo alla carenza di infrastrutture. In Italia ci sono 600 mila km di rete idrica che perdono il 42% dell’acqua.
Patuanelli: “Bisogna razionalizzare”
Il ministro delle Politiche Agricole e Forestali Stefano Patuanelli ha spiegato che “Bisogna razionalizzare individuando le priorità”. Alcuni sindaci, come detto precedentemente, chiedono di non utilizzare l’acqua per “fini diversi da quelli igienici e domestici”.