L’analisi della Cgia di Mestre: in venti anni i contribuenti italiani hanno pagato 166 miliardi di tasse in più. I dati dal 2000 al 2019.
La Cgia di Mestre fa il punto sulle entrate tributarie, le tasse, negli ultimi venti anni, e quello che emerge è che nell’arco di tempo preso in considerazione è che gli italiani hanno pagato 166 miliardi in più.
In venti anni i contribuenti hanno pagato 166 miliardi di tasse in più
Il conteggio, stando ai dati della Cgia di Mestre, è semplice. Nel 2020 l’erario aveva incassato 350 miliardi e mezzo. Nel 2019 516 e mezzo. Numeri che sicuramente impressionano e che alimentano le critiche e le polemiche da parte dei contribuenti.
L’analisi della Cgia di Mestre: il maxi prelievo ha impoverito il Paese provocando una crescita pari a zero
“Qualcuno può affermare con certezza che grazie a 166 miliardi di tasse in più versati in questi ultimi 20 anni la macchina pubblica è migliorata? In altre parole, la giustizia, la sicurezza, i trasporti, in particolar modo quelli a livello locale, le infrastrutture, la sanità e l’istruzione sono oggi più efficienti di allora ? Oppure, famiglie e imprese sono state obbligate a pagare di più e hanno ricevuto dallo Stato sempre meno?“, si domanda in maniera decisamente provocatoria il coordinatore dell’Ufficio studi Paolo Zabeo.
“Tra le due ipotesi ci sentiamo di avvalorare quest’ultima, anche perché questo maxi prelievo ha impoverito il Paese, provocando, assieme alle crisi maturate in questo ventennio, una crescita dell’Italia pari a zero che nessun altro paese del resto d’Europa ha registrato“, prosegue l’analisi.
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