Aumento degli incidenti sul lavoro in Italia nel primo semestre del 2024: 469 vittime e oltre 299.000 denunce di infortunio.
Nel primo semestre del 2024, gli incidenti mortali sul lavoro in Italia hanno raggiunto un triste record con 469 casi denunciati.
Secondo i dati pubblicati dall’Inail, si è verificato un incremento del 4,2% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.
Questo preoccupante aumento è stato in gran parte attribuito agli incidenti plurimi, ossia situazioni in cui più lavoratori sono stati coinvolti nello stesso evento.
Crescono le denuncia per incidenti sul lavoro: i dati nel 2024
Parallelamente all’aumento degli incidenti mortali, come riportato da Sky.it, anche le denunce di infortunio sul lavoro sono cresciute.
Nei primi sei mesi del 2024, infatti, l’Inail ha registrato 299.303 denunce, segnando un leggero incremento dello 0,9% rispetto allo stesso periodo del 2023.
Tuttavia, se confrontiamo questi numeri con quelli del 2022, osserviamo una significativa diminuzione del 21,7%.
Un aspetto particolarmente significativo dei dati raccolti riguarda l’aumento degli incidenti avvenuti durante il tragitto casa-lavoro.
Questo tipo di incidenti, pur essendo esterni all’ambito strettamente lavorativo, rappresentano un’importante area di rischio per i lavoratori.
L’incremento di questi incidenti potrebbe essere correlato a vari fattori, tra cui l’aumento del traffico, le condizioni stradali o anche la maggiore mobilità dei lavoratori stessi.
Aumentano anche le patologie di origine professionale
In aggiunta agli infortuni, si è registrato un incremento delle patologie di origine professionale denunciate. Nei primi sei mesi del 2024, sono stati riportati 45.512 casi, con un aumento del 19,6% rispetto al 2023.
Queste patologie includono una vasta gamma di condizioni, che vanno da: malattie respiratorie causate da esposizione a sostanze nocive, a disturbi muscolo-scheletrici dovuti a posture lavorative scorrette o sforzi fisici eccessivi.
Questo aumento indica una maggiore attenzione e consapevolezza riguardo alla salute dei lavoratori, ma anche un peggioramento delle condizioni lavorative in alcuni settori.