Inaugurazione alla Cassazione del nuovo anno giudiziario
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Direttore: Alessandro Plateroti

Inaugurazione alla Cassazione del nuovo anno giudiziario

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Il presidente Mattarella presiede l’inaugurazione del nuovo anno giudiziario al Palazzo di Giustizia di Roma.

Oggi si sta tenendo la cerimonia di inaugurazione dell’anno giudiziario della Corte Suprema di Cassazione a cui partecipa anche il presidente della Repubblica Sergio Mattarella. L’evento presenta anche il vicepresidente del Csm eletto ieri, l’avvocato leghista Pinelli battendo il dem Rompoli. Il primo intervento dell’inaugurazione è stato quello del primo presidente della Cassazione Pietro Curzio. Al suo intervento è seguito quello di Pinelli, appunto, e poi il ministro della Giustizia Carlo Nordio e dal procuratore generale della Cassazione, Luigi Salvato.

Il primo presidente della Cassazione Curzio ha aperto il suo intervento parlando di un “quadro in chiaroscuro” della situazione della giustizia in Italia. Sebbene procede il processo di riduzione del contenzioso c’è “un’ombra inquietante” sul nostro paese perché “circa la metà degli omicidi sono avvenuti nell’ambito dei rapporti familiari ed affettivi e una parte molto consistente, 122 su 310, vede come vittima la donna, spesso ad opera del partner o ex partner”.

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Le parole del primo presidente Curzio

In generale, però, il numero di omicidi è calato dimostrando che l’Italia è “uno dei Paesi più sicuri in Europa”. Curzio sottolinea i grandi passi avanti fatti nella lotta alla mafia e al terrorismo come il recente arresto di Matteo Messina Denaro. Ma bisogna fare di più per Curzio ed è fondamentale assumere nuovo personale, anche grazie ai fondi del Pnrr, poiché mancano oltre 1400 magistrati. “Nei 47 Paesi europei che aderiscono al Consiglio d’Europa in media vi sono 22,2 giudici togati ogni 100mila abitanti, mentre in Italia sono solo 11,9″.

Un altro dato inaccettabile è quello relativo alle morti bianche che anche quest’anno ha superato oltre 1000 casi con circa tre morti al giorno, ha sottolineato Curzio. Per quanto riguarda le riforme, invece, il primo presidente specifica che non spetta ai magistrati dare giudizi sulle scelte politiche. A seguire è intervenuto il vicepresidente del Csm Pinelli che ha evidenziato la responsabilità del suo nuovo compito.

Pinelli ha ribadito l’importanza di garantire l’autonomia e l’indipendenza dell’ordine giudiziario, pilastro della democrazia”. Infine, il ministro della Giustizia Nordio ha chiarito che ogni futura riforma sul tema, prima di passare per il Parlamento “si comporrà attraverso l’ascolto di tutte le voci del sistema giustizia, dall’avvocatura all’accademia e alla magistratura”. E ha concluso condividendo la sacralità dell’indipendenza della magistratura.

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ultimo aggiornamento: 26 Gennaio 2023 12:13

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