“L’interno della nave è ancora incandescente”, ha spiegato il comandante dei vigili del fuoco, Sergio Inzerillo.
Non ci sono state vittime, grazie all’intervento dei vigili del fuoco e della Capitaneria, ma perché l’emergenza si possa dichiarare conclusa, bisognerà far raffreddare la nave. “Aspettiamo, dunque, che i vigili del fuoco completino le loro operazioni per dichiarare, con certezza, il ritorno alla normalità”, afferma il presidente dell’Autorità di Sistema portuale del Mare della Sicilia occidentale.
Dal 14 gennaio le fiamme sono divampate nel porto di Palermo. Il rogo ha avuto inizio nel garage del traghetto Superba della Gnv che doveva collegare il capoluogo siciliano con Napoli. Dopo 9 giorni dall’accaduto, l’interno della nave è ancora incandescente superante anche i 150 gradi di temperatura. Sono stati mobilitati anche mezzi speciali per domare le fiamme.
L’intervento dei vigili del fuoco
A bordo della nave c’erano 180 passeggeri e circa 80 componenti dell’equipaggio, quando l’incendio è divampato nel garage. Fortunatamente il mezzo era ancora attraccato al porto quando è avvenuta la tragedia, potendo portare in salvo quindi tutte le persone che si trovavano al suo interno in quel momento.
Nonostante tutto, i vigili del fuoco sono ancora alle prese con le fiamme di cui è teatro il porto di Palermo negli ultimi nove giorni. Intanto il garage è stato sigillato per fare sì che carenza di ossigeno soffochi l’incendio. “Il nostro intento è di far sì che i focolai sul ponte 4 si arrestino nei giorni a seguire. Purtroppo, le miscele infiammabili sono state alimentate dalle folate di vento penetrate dagli oblò che erano stati danneggiati dalla potenza dell’acqua sparata dagli idranti”, spiega il comandante dei vigili del fuoco, Sergio Inzerillo.
Oggi i vigili del fuoco hanno effettuato dei fori dal ponte 6, la copertura sopra il garage, sia dal lato di dritta che di sinistra, da dove è stata inserita della schiuma per cercare di raffreddare la zona dove ci sono i mezzi. Adesso la nave deve essere raffreddata e svuotata, poi messa in sicurezza e spostata in un luogo.