Dopo le promesse fatte in seguito all’incendio della cattedrale di Notre Dame, le grandi società francesi ancora non avrebbero proceduto con le donazioni.
Incendio alla cattedrale di Notre Dame, le donazioni ancora non arrivano. Di promesse ne sono state fatte tante già a poche ore di distanza dallo spegnimento del rogo, ma di soldi ancora non se ne sono visti. Non di quelli promessi davanti alle telecamere o sulla carta stampata almeno.
Promesse… in bianco
Forse perché di fronte a certe cifre i tempi tecnici e burocratici sono decisamente lunghi, o forse perché non tutti quelli che si sono esposti hanno effettivamente il conto così rapido per le operazioni in uscita. Intanto prendere posizione pubblicamente e presentarsi come mecenati e magnati porta vantaggi tangibili a costo zero. Poi per saldare il conto c’è sempre tempo.
Incendio alla Cattedrale di Notre Dame, le donazioni promesse e annunciate a mezzo stampa ancora non arrivano
La gara di solidarietà combattuta a suon di donazioni milionarie iniziata dopo l’incendio alla cattedrale di Notre Dame dello scorso 15 aprile ancora non ha portato nulla nelle casse adibite alla ristrutturazione della chiesa-simbolo di Parigi.
Bloomberg, nessuno dei miliardari che ha fatto annunci ha ancora pagato
La denuncia arriva dalle colonne di Bloomberg, secondo cui nessuno dei miliardari-mecenati avrebbe ancora versato un solo centesimo. Insomma, quando i riflettori dei media di tutto il mondo erano puntati sulla capitale francese tutti si sono affrettati a promettere milioni, poi hanno tirato il freno sul più bello.
Gli unici soldi raccolti fino a questo momento sono stati elargiti da privati cittadini francesi e statunitensi. Questi, con importi decisamente più contenuti di quelli promessi dalle grandi società, hanno contribuito a pagare lo stipendio dei centocinquanta lavoratori al lavoro nel cantiere della Cattedrale.
