Scoppia un incendio in un’officina in provincia di Bologna, a Castel di Casio, oltre 20 auto in fiamme e un rischio esplosione a causa delle bombole di gas.
CASTEL DI CASIO (BOLOGNA) – Devastante incendio in un’officina in provincia di Bologna, a Castel di Casio. Il rogo a Castel di Casio, paesino situato sull’Appennino Bolognese, ha distrutto l’intera officina e ha bruciato venti delle automobili che erano lì.
L’incendio è scoppiato nel tardo pomeriggio del 1 luglio 2019, ma ancora non si è capito cos’è che ha dato origine ad un incendio così esteso.
Una volta scoppiato l’incendio, oltretutto, c’è stata seria preoccupazione anche per la presenza di bombole di gas che sarebbero potute esplodere, rischiando di fare una vera e propria strage.
L’incendio dell’officina in provincia di Bologna
L’incendio ha bruciato l’intera autofficina con tutte le auto all’interno, lasciando quasi solo il suolo consumato dalle fiamme. Sul posto sono arrivati subito i Vigili del Fuoco, ma hanno dovuto lavorare per ore e ora per spegnere l’incendio in maniera definitiva.
E soprattutto sicura. Nello stabile, andato completamente bruciato, c’erano anche delle bombole di acetilene, il gas utilizzato per le operazioni di saldatura. Oltre alle bombole di GPL presenti in alcune delle auto andate in fumo.
Fortunatamente, tuttavia, i Vigili del fuoco hanno operato in tempo e abilmente, evitando il rischio di un’esplosione che avrebbe potuto uccidere molte persone.
Alla fine, infatti, non ci sono stati nè feriti nè intossicati. Oltre ai danni economici, l’incendio non ha causato danni a persone, di nessun tipo.
Le cause del rogo
Sul posto, dopo i Vigili del Fuoco, sono giunti anche i Carabinieri. I militari hanno iniziato i rilevamenti per cercare di capire com’è scoppiato l’incendio.
Da quanto hanno analizzato, sembrerebbe che si tratti di un incidente, un incendio partito per sbaglio. Le cause non sono ancora chiare, ma potrebbe essere stato l’impianto elettrico.
Non a caso, infatti, sul luogo dell’incendio sono poi giunti anche i tenici dell’Enel, anche per controllare l’impianto elettrico della zona.
