Il decreto Coesione introduce importanti misure per il lavoro autonomo. Ecco tutti i dettagli.
Il decreto Coesione ha annunciato due misure significative per promuovere il lavoro autonomo in Italia, con particolare attenzione ai giovani under 35. Queste iniziative mirano a sostenere l’avvio di attività imprenditoriali e libero-professionali, offrendo voucher e finanziamenti per facilitare l’autoimpiego.
Lavoro autonomo: come funziona l’incentivo autoimpiego
Così come riportato da SkyTg24, la prima misura, denominata Autoimpiego Centro-Nord Italia, è progettata per i giovani under 35 provenienti dall’Italia centrale e settentrionale che si trovano in condizioni di difficoltà economica. Questa misura prevede l’assegnazione di voucher che variano dai 30 ai 40 mila euro, accompagnati da finanziamenti in regime de minimis. I beneficiari possono utilizzare questi fondi per avviare attività di lavoro autonomo, imprenditoriale e libero-professionale.
La registrazione può avvenire sia attraverso l’apertura di una partita IVA, sia mediante la costituzione di società cooperative o altri tipi di società. È importante notare che i fondi possono essere impiegati anche per l’acquisto di beni e servizi innovativi, con un possibile aumento del voucher fino a 40 mila euro per l’acquisto di tecnologie sostenibili. La misura rappresenta un’opportunità concreta per i giovani di costruire il proprio futuro professionale, specialmente in un contesto economico spesso sfavorevole.
La misura Resto al Sud 2.0: i dettagli
Parallelamente, la misura “Resto al Sud 2.0” è stata concepita per stimolare l’imprenditorialità nelle regioni del Mezzogiorno e nelle aree colpite da eventi sismici. Anch’essa rivolta ai giovani under 35, la misura offre voucher compresi tra i 40 e i 50 mila euro, oltre a un contributo a fondo perduto per i programmi di spesa. Questo aiuto può coprire fino al 75% dell’investimento per le spese inferiori a 120 mila euro e il 70% per quelle superiori.
Gli obiettivi principali includono non solo la creazione di nuove attività, ma anche il supporto nella formazione e nel tutoraggio per garantire un avvio solido delle imprese. Queste misure sono essenziali per contrastare il fenomeno della disoccupazione giovanile, particolarmente preoccupante nel Mezzogiorno, e per promuovere uno sviluppo economico più equilibrato in tutta Italia.