Inchiesta Covid sulle morti nella Bergamasca, gli inquirenti si concentrano sulla partita Atalanta-Valencia per valutare se nella provincia di Bergamo ci fossero altri focolai.
La partita di Champions League Atalanta-Valencia del 9 febbraio finisce nell’inchiesta sulle morti per Covid nella Bergamasca. Lo scopo degli inquirenti, che indagano per epidemia colposa, è quello di capire se nella Provincia di Bergamo ci fossero altri focolai rispetto a quello registrato nell’ospedale di Alzano Lombardo.
Inchiesta Covid sulle morti nella Bergamasca, si indaga anche sulla partita di Champions League Atalanta-Valencia
La partita, ora sotto la lente di ingrandimento degli inquirenti e da tempo attenzionata dai media come possibile maxi-focolaio di trasmissione del coronavirus, si è disputata il 9 febbraio.
Il match di Champions League tra la Dea e gli spagnoli del Valencia si disputò allo stadio San Siro di Milano, che nella stagione 2019-2020 ospitava le gare interne dell’Atalanta per quanto riguarda la competizione europea.
Le richieste della Procura e il lavoro degli inquirenti
La Procura ha chiesto all’Atalanta l’elenco dei tifosi che avevano acquistato un biglietto per assistere alla partita, per ricostruire chi era presente allo stadio in quella notte. Notte che dal punto di vista della diffusione del coronavirus nella Provincia di Bergamo potrebbe assumere un’importanza cruciale.
L’idea degli inquirenti è quella di risalire all’identità di chi era allo stadio e capire come abbia raggiunto l’impianto. Alla fine dell’analisi sarà chiaro se oltre a quello dell’ospedale di Alzano Lombardo ci fossero altri focolai silenti nella Provincia di Bergamo.
L’indagine per epidemia colposa per le morti causate dal Covid nella Provincia di Bergamo
L’indagine si concentra sull’ipotesi di reato di epidemia colposa. Il lavoro degli inquirenti ha interessato soprattutto quanto accaduto nell’ospedale di Alzano Lombardo, che chiuse e poi aprì nuovamente il Pronto Soccorso. Proprio nella struttura ospedaliera sarebbero stati rintracciati i primi casi di Covid nella data del 23 febbraio.