Inchiesta Juventus: dirigenti verso il rinvio a giudizio a Roma

Inchiesta Juventus: dirigenti verso il rinvio a giudizio a Roma

Le richieste della procura di Roma nell’ambito dell’indagine sui conti bianconeri che era stata avviata a Torino.

La magistratura romana ha deciso di compiere un notevole passo nel corso delle indagini sui conti della Juventus, portando avanti quello che era iniziato a Torino ma, per ragioni di competenza territoriale, è sfociato nella capitale italiana. Questa inchiesta, che ha visto l’apertura del cosiddetto fascicolo Prisma, è giunta ad un punto di svolta con la richiesta di rinvio a giudizio per alcuni dei più alti dirigenti – sia attuali che passati – della storica società bianconera.

Le figure coinvolte e le accuse

Tra gli individui ora sotto la lente d’ingrandimento della giustizia figurano pilastri del mondo Juventus come l’ex presidente Andrea Agnelli, l’ex vicepresidente Pavel Nedved, insieme a figure di rilievo quali Fabio Paratici e Maurizio Arrivabene. Le accuse mosse contro di loro riguardano principalmente pratiche di aggiotaggio, ostacolo alla vigilanza delle autorità competenti e false fatturazioni. Queste imputazioni sono state sollevate nell’ottica di un’indagine che ha scrutato le dinamiche economico-finanziarie di uno dei club più blasonati del calcio italiano e non solo.

Il nucleo dell’indagine prisma

Il cuore dell’indagine sembra concentrarsi su presunte manipolazioni contabili, in particolar modo quelle relative alla gestione delle plusvalenze. Ulteriori attenzioni sono state rivolte verso le modalità di trattamento degli emolumenti dei calciatori in un periodo di particolare crisi come quello scatenato dalla pandemia da COVID-19. Un altro aspetto ancora in esame è la situazione finanziaria del club al 30 giugno 2022, dimostrando così la complessità e l’ampiezza del caso.

Il percorso giudiziario

La decisione di trasferire gli atti a Roma si è resa necessaria in seguito alla sentenza della Cassazione, che ha evidenziato l’incompetenza territoriale dei pm di Torino. Il dossier è quindi passato nelle mani dei magistrati capitolini specializzati in reati economici, sotto la guida dei pm Lorenzo Del Giudice e Giorgio Orano, con la supervisione del procuratore aggiunto Giuseppe Cascini. Questo trasferimento dimostra la volontà delle autorità giudiziarie di affrontare la questione con un approccio trasversale, coinvolgendo figure professionali con una specifica expertise nel campo degli illeciti finanziari.

La richiesta di rinvio a giudizio rappresenta una svolta importante nella vicenda, segnando una fase di ulteriore approfondimento e, forse, preludendo a sviluppi futuri che potrebbero avere significative ripercussioni non solo sul piano legale ma anche su quello sportivo e reputazionale per la Juventus e per il calcio italiano in generale.

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