A Bruxelles sono 4 le persone arrestate accusate di corruzione. L’inchiesta porta alla luce le dichiarazioni sulla risoluzione.
Nuovi elementi emergono dall’inchiesta che la Procura di Bruxelles sta portando avanti sugli scandali di corruzione tra il Qatar e gli europarlamentari. La procura belga ha convalidato l’arresto di quattro persone tra cui la vicepresidente greca del Parlamento europeo Eva Kaili e quattro italiani. Tra questi l’ex eurodeputato Pd Panzeri, Francesco Giorgi (compagno della vicepresidente Kaili subito sollevata dal suo incarico dalla presidente Metsola. E il responsabile di una ong Niccolò Figà-Talamanca.
Sequestrato anche l’ufficio dell’esponente belga Marc Tarabella sempre del gruppo S&D. L’eurodeputato del Pse aveva descritto il Qatar come «un buon esempio da seguire per gli altri paesi del vicinato» ha rivelato Politico. Gli imputati sono accusati appunto di aver influenzato le politiche del Parlamento Ue per conto del Qatar.
La risoluzione contro il Qatar e gli interventi dei socialisti
L’inchiesta ha fatto luce sulla risoluzione europea del novembre scorso relativa alla «Situazione dei diritti umani nel contesto della Coppa del Mondo Fifa in Qatar», nella quale gli eurodeputati condannano le condizioni dei lavoratori che hanno costruito gli stadi e le loro migliaia di morti causate dalla mancata sicurezza e dalle elevate temperature. Gli europarlamentari hanno chiesto a Fifa e Qatar di risarcire le famiglie dei lavoratori ma allo stesso tempo sono favorevoli alla cooperazione e il dialogo tra Ue e Qatar e gli altri stati del Golfo.
I mondiali in Qatar sono stati criticati pressocché all’unanime per i diritti dei lavoratori negati così come quelli delle persone Lgbt. Ma l’intervento in Aula di allora della vicepresidente greca lascia stupefatti e ora si ricongiungono i punti. «Oggi i Mondiali di calcio in Qatar sono la prova di come la diplomazia sportiva possa realizzare una trasformazione storica di un Paese con riforme che hanno ispirato il mondo arabo (…). Il Qatar si è impegnato in una visione per scelta e si è aperto al mondo. Eppure, alcuni qui chiedono di discriminarli. Sono negoziatori di pace. Possiamo aiutarci l’un l’altro a superare le nostre carenze».
Anche l’altro socialista Marc Tarabella ha ricordato che «il Paese che ha intrapreso il cammino delle riforme» e «il discorso unilateralmente negativo mi sembra dannoso per l’evoluzione dei diritti in Qatar nel futuro».