Inchiesta sui rider, le società ne devono assumere 60.000

Inchiesta sui rider, le società ne devono assumere 60.000

Parte dalla Procura di Milano la maxi-inchiesta sui Rider. Il Procuratore Francesco Greco: “Le società ne devono assumere sessantamila”.

La Procura di Milano ha aperto un’inchiesta sui rider che ha portato all’iscrizione di sei persone nel registro degli indagati e alla richiesta di assunzione di sessantamila lavoratori circa da parte di quattro aziende che operano in Italia.

Abbiamo verificato la posizione di 60mila fattorini che venivano impiegati da queste piattaforme digitali, rider, del cibo. Anche per la consegna di altri generi. Un’indagine complessa, qui ragioniamo in termini di numeri incredibili“, ha dichiarato il comandante dei carabinieri Antonino Bolognani come riportato da la Repubblica.

Inchiesta sui rider, nel mirino Uber Eats, JustEat, Deliveroo e Glovo

Sono sei le persone nel registro degli indagati della maxi inchiesta: si tratta di persone ai vertici di Uber Eats, JustEat, Deliveroo e Glovo.

Le autorità inoltre hanno comminato multe dal valore complessivo di settecento milioni di euro. Le sanzioni sono state comminate per la violazione delle norme sulla salute e sulla sicurezza del lavoro.

L’indagine è partita da Milano ma ha assunto una portata nazionale mettendo nel mirino i colossi del settore.

Alle aziende in questione, inoltre è stata imposta l’assunzione di circa sessantamila lavoratori che operano in Italia.

fonte foto https://www.facebook.com/justeat

Le indagini degli inquirenti

L’indagine è partita da una serie di infortuni stradali che hanno visto coinvolti proprio i fattorini che hanno continuato a lavorare e continuano a lavorare anche in emergenza sanitaria, contribuendo ai guadagni delle aziende in un periodo segnato dalle chiusure serali.

Gli inquirenti hanno ascoltato circa mille rider, i fattorini che consegnano il cibo a domicilio. Nel corso della conferenza stampa Greco ha fatto sapere che dovranno essere assunti 60.000 lavoratori circa. Questi dovranno essere inquadrati come lavoratori coordinati e continuativi. Al momento risultano come lavoratori autonomi e occasionali.