Incidente a Venezia, il racconto di uno dei giovani sopravvissuti

Incidente a Venezia, il racconto di uno dei giovani sopravvissuti

Mattia, uno dei cinque ragazzi a bordo dell’auto che ha fatto incidente a Venezia, ha raccontato cosa è successo quel giorno.

Sono deceduti a causa di una buca piena d’acqua. Si tratta della storia di Alessandro e Mariachiara, vittime di un tragico incidente stradale di San Donà di Piave. Le vittime sono Mariachiara Guida e Alessandro Polato. 

“Ho visto tutto, Alessandro e Mariachiara sono morti per una buca piena d’acqua sulla strada che ha fatto sbandare l’auto”. Sono queste le parole di Mattia Lanzarini, il fidanzato della giovane e amico dell’altro ragazzo deceduto. 

La vicenda

La tragedia è accaduta nei pressi di San Donà di Piave (Venezia). A bordo di una Seat Ibiza c’erano cinque giovani. Stavano percorrendo via Aquileia, si tratta di un tratto stradale che passa lungo l’argine del Piave. 

Al momento dell’incidente la zona era interessata da una forte pioggia. Poi l’auto ha sbandato: il guidatore non è più riuscito a controllare la vettura, ed è finito insieme all’auto ed ai suoi passeggeri al suo interno contro il guard-rail posto sul tratto stradale.  

Due dei cinque giovani a bordo sono deceduti: si tratta di un ragazzo ed una ragazza, entrambi intorno ai vent’anni. Inutili i tentativi dei soccorritori medico sanitari del 118, che non hanno potuto far altro che constatare il decesso di entrambe le giovani vittime. Sul posto, oltre alle ambulanze e alle forze dell’ordine, sono giunti anche i vigili del fuoco per estrarre dalle lamiere gli altri tre giovani rimasti intrappolati all’interno della vettura, anche loro feriti a causa del violento impatto. 

Il racconto di uno dei sopravvissuti

“Eravamo la solita compagnia come ogni fine settimana, stavamo andando a mangiare assieme. È stata una buca che con la pioggia si è riempita d’acqua a farci sbandare, poi l’erba bagnata ha fatto il resto”. Sono queste le parole di Mattia durante un’intervista al Corriere del Veneto.

“Io mi sono accucciato subito, poi ho sentito un gran botto. Mi sono girato per guardare gli altri che erano seduti dietro. Non li vedevo. Li ho chiamati. Forse erano sotto il guardrail che si è infilato dentro la carrozzeria. Ho chiamato l’ambulanza”, spiega uno dei giovani sopravvissuti.

Poi la morte. “Dicevo a Mariachiara: ti prego, aspetta un minuto che arriva l’ambulanza, aspetta ancora un minuto. Lui respirava ancora, l’ho visto dal suo addome. Quando mi hanno detto che Alessandro e Chiara erano morti, mi è crollato il mondo addosso”.