Tragico incidente: shock davanti a tutti al campetto

Tragico incidente: shock davanti a tutti al campetto

Terribile incidente in un campetto di Giaveno: un bambino di 10 anni è in gravi condizioni dopo essere stato colpito da una porta da calcetto.

Nel tardo pomeriggio di ieri, un tragico incidente ha colpito Giaveno, nella città metropolitana di Torino. Un bambino piemontese di soli 10 anni è ora ricoverato in gravi condizioni presso l’ospedale pediatrico Regina Margherita di Torino. Mentre giocava sul campetto da tennis del circolo locale, il minore è stato colpito violentemente da una porta da calcetto che, improvvisamente, è crollata su di lui.

Bimbo travolto dalla porta da calcetto: è gravissimo

L’incidente si è verificato durante una sessione di allenamento, organizzata dall’associazione sportiva che gestisce il circolo tennistico. Secondo le testimonianze, il bambino stava giocando insieme a un istruttore e altri piccoli atleti quando, per ragioni ancora da chiarire, una delle porte da calcetto si è rovesciata, colpendolo direttamente alla testa

La caduta della porta, non fissata al suolo e posizionata provvisoriamente sul campo, ha lasciato il bambino esanime a terra.

I presenti hanno subito richiesto l’intervento dei soccorsi del 118. Dopo un primo tentativo di stabilizzazione da parte del personale sanitario, è stato richiesto l’elisoccorso per un trasferimento urgente al Regina Margherita. 

L’elicottero è atterrato nel vicino stadio, permettendo un rapido trasporto del bambino al reparto di Rianimazione, dove è stato intubato a causa del grave trauma cranico riportato.

Indagini dei carabinieri: porte non fissate al suolo

I carabinieri sono intervenuti prontamente, ponendo sotto sequestro l’intero impianto su disposizione della magistratura per effettuare ulteriori accertamenti. 

Pare che, al momento dell’incidente, il bambino fosse in una pausa e, giocando, si sarebbe appeso alla porta da calcetto, che non risultava fissata al pavimento perché spostata temporaneamente. 

La dinamica è stata ricostruita grazie alle dichiarazioni dei testimoni, poiché il campo non era sorvegliato da telecamere attive.

Le condizioni del bambino restano gravi e si attendono con apprensione aggiornamenti sulle sue condizioni cliniche.