Ennesimo incidente sul Becco dell’Aquila. Una base jumper svedese si è lanciata ma il paracadute non si è aperto.
COMANO (TRENTO) – Ennesimo incidente sul Becco dell’Aquila. Nella mattinata di Ferragosto una base jumper svedese è morta durante un lancio dal Monte Brento. Secondo la prima ricostruzione il paracadute non si è aperto e la donna si è andata a schiantare al suolo dopo aver urtato una parete. Con lei c’era anche il marito che fortunatamente è uscito illeso da questo incidente.
Le indagini
Sulla vicenda è stata aperta un’indagine dalla Procura di Trento. Al momento nessuna persona risulta essere iscritta sul registro degli indagati ma le verifiche sull’attrezzatura e l’autopsia sul corpo della donna potrebbero dare delle risposte ad alcuni punti oscuri dell’incidente. Gli inquirenti nelle prossime ore potrebbero ascoltare nuovamente il marito per provare a capire meglio cosa è realmente successo durante il volo.
L’ipotesi più probabile sembra essere quella di un incidente meccanico ma saranno solamente i controlli più approfonditi a chiarire meglio i motivi di questo incidente. Un Ferragosto che si è trasformato in tragedia, quindi, sul Becco dell’Aquila con una donna che è morta durante il lancio.
Ennesimo incidente sul Becco dell’Aquila
Il Becco dell’Aquila si conferma uno dei punti più pericolosi d’Italia. Negli ultimi due decenni hanno perso la vita oltre venti persone, quasi tutti per lo stesso motivo. Il lancio è stato fatale per molti base jumper che hanno perso la vita sia per le condizioni meteo non ottimale che per i paracaduti che non si sono aperti.
L’ultimo incidente è avvenuto nella giornata di Ferragosto. Una turista svedese si è lanciata insieme al marito ma il paracadute, per motivi ancora da verificare, non si è aperto. Per lei non c’è stato niente da fare mentre il marito è uscito illeso.
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