Incidente ferroviario Faenza: la confessione del macchinista sullo scontro

Incidente ferroviario Faenza: la confessione del macchinista sullo scontro

Dopo l’incidente ferroviario a Faenza tra un Frecciarossa e un Regionale, ecco svelato quanto accaduto con le parole del macchinista.

Arrivano nuovi dettagli sull’episodio dell’incidente ferroviario a Faenza in cui sono rimasti coingolti un treno Frecciarossa e un Regionale, colpito dal primo che andava in retromarcia. Sull’accaduto sembra essere stata fatta luce a proposito della cause con alcune dichiarazioni di una fonte interna alle Ferrovie che ha riportato la confessione di un macchinista.

Incidente ferroviario Faenza: lo scontro

La vicenda legata all’incidente ferroviario avvenuto vicino a Faenza e che ha visto coinvolto un Frecciarossa che viaggiava lungo la Ferrovia Adriatica in direzione Bologna e un treno Regionale sembra aver trovato ora una spiegazione plausibile.

In particolare il treno Frecciarossa si doveva fermare ad un semaforo rosso ma, quella sera del 10 dicembre, non lo ha fatto. O meglio. Lo ha fatto salvo poi muoversi in retromarcia per oltre 1km. Lo stop è arrivato con lo scontro con un altro mezzo, un regionale appunto.

Per fortuna, nessuna vittima ma solo qualche ferito lieve e altri contusi.

Le parole del macchinista

Come detto, sul caso dell’incidente sono state tante le ipotesi, ma ora è spuntata la possibile verità. Una fonte interna di Ferrovie ha parlato con Today.it svelando quanto sarebbe accaduto quel giorno.

In particolare, pare che alla guida del Etr ci fosse un giovane macchinista. L’uomo sarebbe stato al telefono col suo tutor per risolvere un problema ad un carrello. Nel corso della telefonata sarebbe sceso per andare a controllare il guasto, ma senza chiamare il capotreno in cabina come da protocollo.

A quel punto il treno è rimasto in folle. Da qui, a causa della leggera pendenza del terreno, il Frecciarossa si è mosso in retromarcia fermando la sua corsa solo con l’impatto contro un altro treno.

Al netto della ricostruzione, Trenitalia si è limitata a comunicare che sulla dinamica dell’incidente sono in corso approfondimenti e che è stata nominata una commissione interna per accertare i fatti. Quello che si esclude è che il macchinista abbia ricevuto pressioni dall’azienda “per compiere attività non conformi ai regolamenti o per velocizzare le operazioni, in quanto a bordo del treno viaggiava l’amministratore delegato di RFI Gianpiero Strisciuglio”.

La fonte sentita da Today avrebbe anche aggiunto: “Se non ci fosse stato il treno regionale chissà dove avremmo recuperato il Frecciarossa”.