Incidente per uno scuolabus carico di studenti. Il mezzo si è ribaltato mentre trasportava diverse decine di passeggeri. I fatti.
Un “grave incidente” si è verificato in Irlanda del Nord nelle scorse ore. Uno scuolabus a due piani, carico di studenti, è uscito fuori di strada e si è ribaltato. I fatti, come riportato dalla BBC, sono avvenuti nel pomeriggio di ieri nella contea di Down. A fare le spese di questo brutto sinistro sono state decine di alunni della scuola secondaria della Strangford College.
Scuolabus a due piani si ribalta: i fatti
Secondo quanto si apprende dalla BBC, uno scuolabus a due piani con a bordo diverse decine di passeggeri, in maggioranza studenti di una scuola secondaria, la Strangford College, è uscito di strada e si è ribaltato. Stando al media, il sinistro è avvenuto intorno alle 15.45 ora locale, nella contea di Down, in Irlanda del Nord.
Dalla prima descizione della dinamica dell’incidente, pare che il mezzo abbia urtato un palo prima di cadere giù per la collina. Nel dettaglio, la collisione si sarebbe verificata sulla Ballyblack Road East, nella zona di Carrowdore, nella penisola di Ards. La strada è stata temporaneamente chiusa al traffico.
Il bilancio e le testimonianze
Secondo quanto si apprende, sebbene l’incidente sia stato classificato dalle autorità “grave”, il bilancio parla, per fortuna, solo di diversi alunni rimasti feriti e di nessuna vittima. Pare che solamente 4 ragazzi abbiano riportato delle ferite tali da essere trasportati in ospedale.
La preside dello Strangford Integrated College, Clare Foster, ha affermato che è stata “un’esperienza molto difficile e angosciante per gli alunni, le loro famiglie e la comunità scolastica in generale”.
Un giovane studente che si è salvato a seguito dell’incidente ha spiegato: “L’autista dell’autobus si è schiantato contro una specie di palo e ha bloccato il mezzo. Abbiamo iniziato a scendere dalla collina e poi ci siamo semplicemente inclinati di lato. Devo dire che è stato spaventoso, davvero spaventoso”, le parole a BBC News NI.
