Incidente sul lavoro, operaio muore dissanguato in cantiere

Incidente sul lavoro, operaio muore dissanguato in cantiere

L’operaio è morto a Novi Ligure nel cantiere di rifacimento della facciata di Palazzo Durazzo: un vetro gli ha reciso l’arteria.

Ennesima tragedia sul lavoro avvenuta questa mattina, venerdì 12 maggio, a Novi Ligure in via Paolo Da Novi. Un operaio di 37 anni era impegnato nei lavori di ristrutturazione di un edificio storico cittadino, quando un vetro gli ha reciso l’arteria femorale, morendo dissanguato in poco tempo.

Operaio

L’operaio morto in cantiere

L’uomo, di cui le iniziali sono A. S., sarebbe rimasto ferito all’arteria femorale dal vetro di un lucernario, che gli ha causato un’emorragia grave che si è rivelata fatale. L’operaio stava lavorando su una delle piattaforme per la manutenzione esterna del Palazzo Durazzo quando è avvenuta la tragedia.

E’ stato subito allertato il 118, i cui soccorsi si sono precipitati immediatamente sul posto. Nonostante tutti gli sforzi, il 37enne è stato trovato già privo di vita al loro arrivo, quando è stato possibile solo constatarne il decesso.

Sul posto sono intervenuti anche i Carabinieri, che hanno avviato un’indagine per determinare le cause dell’incidente. Al momento non sono ancora chiare le cause che hanno determinato la morte dell’uomo.

“Fermare le stragi sul lavoro”

Dopo il grave incidente avvenuto sul lavoro, la coalizione di centro sinistra ha deciso di sospendere la manifestazione di chiusura elettorale prevista per oggi pomeriggio. Anche Giacomo Perocchio (Lega più 3 civiche) e Marco Barbagelata (Azione Italiaviva e Novi tvb ti voglio bene) hanno deciso di annullare gli appuntamenti in programma.

Anche Cisl e Filca Cisl Alessandria-Asti commentano con dolore la morte dell’operaio a Novi Ligure. “Non ci sono più parole per l’ennesima tragedia sul lavoro. Un altro lavoratore non tornerà a casa altri familiari, amici, colleghi di lavoro saranno privati di un loro caro”.

“Una media di 3 al giorno. Inaccettabile perdere la vita per la mancata applicazione delle misure di sicurezza e dei contratti”, aggiungono Marco Ciani e Gerri Castelli. “Dobbiamo fermare la strage nei luoghi si lavoro fino ad allora questo nostro paese non potrà dirsi civile. Domani saremo alla manifestazione di Milano di Cgil Cisl Uil anche per dire basta alle morti nei luoghi di lavoro”, concludono.