Nuovi incidenti sul lavoro in Italia. Tre operai sono morti a Livorno, Savigliano (Cuneo) e Cagliari. Landini denuncia: “Cultura rimasta arretrata”.
ROMA – A distanza di 24 ore dalla tragedia di Varese, il bilancio degli incidenti sul lavoro si aggrava ancora di più. Tre operai sono morti nella giornata di mercoledì 24 aprile a Livorno, Savigliano e Cagliari con il segretario della CIGL, Maurizio Landini, che denuncia: “Prevale ancora una cultura che vede nella salute e nella sicurezza un costo e non un investimento“.
Incidenti sul lavoro, operaio morti a Livorno
La prima tragedia è avvenuta nel porto di Livorno. Secondo quanto riportato dai media locali, un operaio stava lavorando con il muletto in un garage quando è stato colpito in testa da parte della struttura di un ponte elevatore. A nulla sono serviti i tentativi del personale del 118 con l’uomo che è morto sul colpo.
Incidenti sul lavoro, altre due vittime a Savigliano e Cagliari
Il bilancio delle morti bianche continua ad aggravarsi sempre di più. A Savigliano, in provincia di Cuneo, un uomo di 44 anni ha perso la vita in un ex complesso industriale durante dei lavori di riconversione dello stabilimento. Non sono stati comunicati altri dettagli sulla vicenda ma sono in corso tutti gli accertamenti per capire meglio la dinamica.
La terza vittima di giornata è da registrare in provincia di Cagliari dove un operaio di 65 anni è stato travolto da un furgone guidato da un collega. Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, l’uomo è stato investito dal mezzo e morto sul colpo.
Incidenti sul lavoro, Landini denuncia: “Si continua a morire come anni fa”
Nella giornata odierna in un incontro alla Camera del Lavoro di Torino, il segretario della CIGL, Maurizio Landini, è tornato sulle morti bianche: “Dall’inizio dell’anno sono oltre 200 gli operai che hanno perso la vita e il numero sembra destinato ad aumentare. Si continua a morire come succedeva cinquant’anni fa. E’ inaccettabile“.
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