Il Centrodestra incontra il presidente Mattarella: “Preoccupati per la condizione dell’Italia”

Il Centrodestra incontra il presidente Mattarella: “Preoccupati per la condizione dell’Italia”

Incontro tra i leader del Centrodestra e il presidente Mattarella: “Con questo Parlamento è impossibile lavorare”.

ROMA – Incontro tra i leader del Centrodestra e il presidente Mattarella per fare il punto della situazione sulla politica italiana. Nessuna dichiarazione da parte degli esponenti dei partiti all’uscita dal Colle, ma una nota congiunta per esprimere la propria preoccupazione dopo il voto di fiducia in Parlamento.

La nota del Centrodestra

Al termine dell’incontro al Quirinale, il Centrodestra ha pubblicato una nota, riportata dall’AdnKronos: “Matteo Salvini, Giorgia Meloni e Antonio Tajani hanno manifestato al Presidente della Repubblica, a nome dell’intero Centrodestra, la grande preoccupazione per la condizione dell’Italia. Mentre emergenza sanitaria ed economia si abbattono su famiglie ed imprese, il voto di martedì ha certificato l’inconsistenza della maggioranza. E’ convinzione del Centrodestra che con questo Parlamento sia impossibile lavorare. Il Centrodestra ha ribadito al presidente della Repubblica la fiducia nella sua saggezza“.

Matteo Salvini

Bocche cucite al Quirinale

Bocche cucite al Quirinale. Il presidente della Repubblica ha ricevuto sia il premier Conte e il Centrodestra per fare il punto della situazione sulla crisi politica.

Massimo riserbo dal Colle. Si aspettano le prossime mosse da parte di Palazzo Chigi per prendere delle decisioni. Il quadro continua ad essere molto confuso ed ogni ora potrebbe essere quella giusta per un rafforzamento della maggioranza oppure un passo indietro da parte del premier Conte. Il giorno cerchiato sul calendario sembra essere quello del 27 gennaio con la relazione di Bonafede in Parlamento.

L’ipotesi voto

Restano dubbi anche sugli scenari in caso di dimissioni del premier Conte. L’ipotesi che sta prendendo piede negli ultimi giorni è quella di un ritorno alle urne tra maggio e giugno. Come sempre, si tratta di indiscrezioni che non hanno conferme. La crisi di governo resta aperta e le prossime settimane saranno decisive per il futuro di questo esecutivo.

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