Renault, incriminato in Giappone l'ex presidente Carlos Ghosn
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Direttore: Alessandro Plateroti

Renault, incriminato in Giappone l’ex presidente Carlos Ghosn

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L’ex patron della Renault, Carlos Ghosn, è stato incriminato in Giappone per aver nascosto circa 44 milioni di euro.

TOKYO (GIAPPONE) – Le indagini sull’ex presidente della Renault, Carlos Ghosn, continuano. Al 64enne è stata formalizzata la richiesta di fermo per le violazioni dei regolamenti finanziari sui compensi e su altri atti illeciti per un periodo di cinque anni.

Gli inquirenti hanno approfondito la posizione dell’imputato e la Procura ha richiesto un nuovo mandato di arresto per il periodo che va dal 2014 al 2018 per un nuovo mancato rispetto delle regole.

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Fonte immagine: https://www.flickr.com/photos/99647904@N07/34511497746/sizes/l

Incriminato l’ex patron della Renault Carlos Ghosn: avrebbe sottostimato i suoi compensi

Secondo quanto scoperto dai magistrati giapponesi e riportato da Repubblica, Carlos Ghosn avrebbe nascosto circa 44 milioni di euro. Un’ipotesi che è stata contestata duramente da parte dell’ex patron del gruppo Renault, dichiarando che il rendiconto si riferiva ad ipotetici guadagni futuri e proprio per questo motivo non doveva essere segnalato.

Insieme a lui in carcere è finito anche Greg Kelly, considerato come uno dei bracci destri di Ghosn. L’ultimo provvedimento emesso dalla Procura di Tokyo potrebbe consentire agli inquirenti di tenere in carcere i due incriminati almeno per altri venti giorni. In Giappone è possibile infatti un periodo di fermo per circa 20 giorni e le nuove accuse potrebbero allungare lo stop dei due ex dirigenti della Renault almeno fino al termine dell’anno.

Un’occasione per continuare a indagare e continuare ad interrogare i due fermati che continuano a negare tutte le accuse da parte degli inquirenti nipponici. L’inchiesta ormai va avanti da oltre un mese e nei prossimi giorni ci potrebbero essere in questo senso delle importanti novità. Per Kelly e Ghosn il periodo di detenzione si potrebbe prolungare almeno fino alla fine di dicembre, visto che la Procura giapponese non ha nessuna intenzione di fare passi indietro.

fonte foto copertina https://www.flickr.com/photos/69929929@N06/15663397904

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ultimo aggiornamento: 19 Marzo 2021 15:44

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