E’ stata aperta un’indagine sull’audio-fake che invitava le persone a fare la spesa perché “anche Milano finirà in quarantena”.
MILANO – “Fate la spesa, anche Milano finirà in quarantena“. Questo audio-fake è finito sotto indagine per “diffusione di notizie false atte a turbare l’ordine pubblico“. Secondo quanto ipotizzato dalla Procura, alla base del pienone dei supermercati nel capoluogo lombardo ci potrebbe essere stato proprio questo incitamento fatto dalla donna.
Gli inquirenti sono al lavoro per cercare di ricostruire meglio la dinamica e soprattutto risalire all’identità della donna che ora rischia una condanna fino a tre mesi.
Il fake-audio
“Fate la spesa, anche Milano finirà in quarantena. Me lo ha detto la moglie di uno della Regione“. E’ questo l’audio che, secondo quanto ricostruito dalla Procura, sta girando su whatsapp da sabato 22 febbraio 2020, il primo giorno di massimo allarme in Italia per il Coronavirus.
La donna in questo messaggio ha sottolineato come essere venuta a conoscenza di questa notizia dal marito di una sua amica che lavora in Regione. “Hanno perso il controllo“, ha anche detto la signora con una voce preoccupata. Aperta un’indagine per risalire all’identità della persona e successivamente capire il perché di questo audio falso che ha portato le persone a svaligiare i supermercati del capoluogo milanese.
Cosa rischia la donn?
Sin dai primi giorni della diffusione del Coronavirus la Procura di Milano ha adottato una linea dura contro questa forma di sciacallaggio. Il reato contestato è quello di “pubblicazione o diffusione di notizie false, esagerate o tendenziose, atte a turbare l’ordine pubblico“. Il rischio è di una multa da 300 euro o una condanna fino a 3 mesi di carcere.
Gli accertamenti proseguiranno nelle prossime ore con l’obiettivo di risalire il prima possibile all’identità della signora che ha lanciato questo audio-fake nella giornata di sabato 22 febbraio 2020.
fonte foto copertina https://www.facebook.com/francesco.nicastro