L’indagine della Cgia di Mestre sulle piccole imprese: un rosso da 420 miliari. Crescono i giganti del web.
ROMA – La pandemia ha ampliato le differenze nel mondo dell’economia. La nuova indagine della Cgia di Mestre ha confermato il crollo delle piccole imprese e l’aumento del fatturo delle multinazionali del web. Nel primo semestre i giganti di internet hanno registrato un incremento del 17%, mentre le piccole aziende hanno avuto una perdita di 420 miliardi di euro nell’anno dell’emergenza coronavirus.
Numeri che confermano una situazione non facile dell’economia italiana. Una ripartenza che rischia di essere a rilento anche per un primo trimestre 2021 che potrebbe essere caratterizzato da ulteriori restrizioni per una ripartenza dei contagi.
Zabeo: “Il Governo ha stanziato 29 miliardi di aiuti diretti”
I dati sono stati commentati anche da Paolo Zabeo, coordinatore degli Uffici Studi, riportato dall’Agi: “Al netto delle misure a sostegno della liquidità e agli effetti dello slittamento delle scadenze fiscali, il governo ha stanziato 29 miliardi di euro di aiuti diretti […]. Questo ha portato ad un crollo del fatturato di circa 420 miliardi di euro, il tasso di copertura ha sfiorato il 7%. Un impatto insignificante, sebbene in termini assoluti l’importo complessivo delle misure messe in campo a sostegno delle attività economiche abbia la dimensione di una finanziaria“.
I settori in difficoltà
Nell’indagine la Cgia di Mestre si è soffermata anche sui settori in difficoltà. Tra le filiere più in affanno anche quella del turismo. Nel rapporto sono state elencate tutte le attività che sono state maggiormente colpite dalla pandemia: filiera trasporto, filiera eventi, ambulanti, filiera sport, tempo libero, intrattenimento, discoteche, parchi di divertimento e tematici. Ma anche la filiera delle attività culturali e spettacolo, il commercio al dettaglio e gli agenti di commercio.
Il 2021 potrebbe essere l’anno di una ripresa per molti settori, ma molto probabilmente per alcune filiere, come quelle del turismo, bisognerà aspettare la seconda parte del prossimo anno o il 2022.