L’indagine della Coldiretti sul pranzo di Natale: 8 italiani su 10 riutilizzano gli avanzi anche in ottica anti-sprechi.
ROMA – Nuova indagine della Coldiretti sul pranzo di Natale. Secondo quanto riportato da Sky Tg24, quasi otto italiani su dieci hanno deciso di riutilizzare gli avanzi del cenone e del 25 dicembre. Una scelta che solitamente è legata all’ottica anti-spreco, ma anche per la crisi economica dovuta alla pandemia.
Il 10% degli intervistati, inoltre, ha ammesso di utilizzare il cibo rimasto nelle prossime settimane e, nel frattempo, gli avanzi saranno messi in freezer. Solo l’11%, invece, ha detto di non avere avanzi. La buona notizia è rappresentata dal fatto che nessuno butta i resti.
Addio alle tavolate
E’ stato un Natale inedito per l’emergenza coronavirus. Nelle case per il cenone e il pranzo si sono riunite in media 4 persone, mentre negli altri anni erano almeno 9.
Una situazione particolare che ha portato anche ad una riduzione delle ore in cucina trascorse per la preparazione dei pasti. In questo 2020 ai fornelli gli italiani ci sono stati per 2,5 ore rispetto alle 3,8 del 2019. Una riduzione delle persone che ha portato anche ad un taglio di una portata in confronto agli altri anni. Una diminuzione che sembra essere collegata anche al coprifuoco.
Le novità sulle nostre tavole
Il nuovo lockdown ha portato gli italiani trasformare gli avanzi in piatti inediti. E gli agricoltori di Campagna Amica hanno dato indicazioni su come sfruttare il cibo rimasto durante il cenone e il pranzo di Natale.
E tra i possibili piatti ci sono polpette e polpettoni a base di carne o tartare di pesce. Non può mancare anche una semplice frittata che può essere ripiena di verdure. Per quanto riguarda la frutta, quella secca può essere utilizzata per dolci come il torrone, con quella fresca si possono ottenere macedonie, marmellate e pasticciate. Senza dimenticare che con queste creme si possono farcire anche pandoro e panettone.