Caso Sangiuliano-Boccia: avviata indagine della Corte dei Conti sulle spese per i viaggi

Caso Sangiuliano-Boccia: avviata indagine della Corte dei Conti sulle spese per i viaggi

La Corte dei Conti del Lazio avvia un’inchiesta per accertare danni erariali nelle spese legate ai viaggi di Sangiuliano Boccia.

La Corte dei Conti del Lazio ha aperto un fascicolo per verificare eventuali danni erariali legati all’ex ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano e a Maria Rosaria Boccia. L’inchiesta si concentra sull’uso di risorse pubbliche per viaggi e altri benefici.

Indagini sui viaggi di Sangiuliano e Boccia

Come riportato da Fanpage.it, la Corte dei Conti del Lazio ha avviato un’inchiesta formale per esaminare se ci sia stato un danno erariale nell’uso di risorse pubbliche da parte dell’ex ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano e di Maria Rosaria Boccia.

Il procuratore regionale Paolo Rebecchi guida il team di magistrati incaricati di verificare la legittimità delle spese e l’eventuale uso improprio di fondi pubblici. Sangiuliano ha dichiarato di essere “lieto” dell’indagine, sostenendo che “neanche un euro pubblico è stato speso” per i viaggi di Boccia, affermando di aver coperto personalmente i costi.

Controversie e dichiarazioni contrapposte

Nei giorni scorsi, Sangiuliano ha annunciato che intende denunciare Boccia per diffamazione, innescando un vivace dibattito pubblico. I viaggi di Boccia, che non aveva un incarico ufficiale al ministero, sono stati segnalati come finanziati con fondi pubblici.

Sangiuliano e Giorgia Meloni affermano che non ci sono stati comportamenti illeciti e considerano la vicenda una questione privata. Tuttavia, Boccia sostiene di aver organizzato i suoi spostamenti tramite la segreteria del ministero e di aver visto i costi coperti dalle risorse ministeriali.

Verifica dei documenti e prospettive future

Ora, i giudici della Corte dei Conti dovranno confrontare i documenti ufficiali e tutte le prove disponibili per determinare la verità. Se emergeranno prove di danni economici allo Stato e di responsabilità dell’ex ministro, potrebbero essere imposte sanzioni e richieste di risarcimento. Al momento, l’inchiesta è nelle sue fasi preliminari e i risultati delle verifiche non sono previsti a breve.