L’indagine di Demoskopika sull’impatto del coronavirus sui Comuni: perdite del 65% delle entrate.
ROMA – Un’indagine di Demoskopika si è soffermata sull’impatto del coronavirus sui Comuni. Secondo quanto precisato dall’Istituto di ricerca, gli enti locali hanno perso circa il 65% delle entrate rispetto all’anno prima per una cifra complessiva pari di 1,6 miliardi di euro.
In particolare, si è trattata di una diminuzione pari a 207mila euro per ciascun comune anche in Toscana si è registrata una perdita maggiore (536mila euro).
Le perdite degli enti locali
Secondo quanto precisato da Demoskopika, le perdite maggiori arrivano dall’Imu con la cifra di 684 milioni di euro non riscossa. Si prosegue con la Tari (429 milioni) e l’addizione Irpef con minori introiti per 328 milioni di euro.
Si prosegue con le entrate tributarie e con il tributo per i servizi invisibili. “Lo scenario – si legge nel commento del presidente Raffaele Rio – è di progressiva perdita di liquidità. Le misure previste finora nel decreto Rilancio sono necessarie ma insufficienti. Numerosi Comuni rischiano il dissesto“.
La ‘speciale’ classifica
In testa a questa speciale classifica c’è la Toscana che ha registrato una perdita di 536mila euro (-74,3%). Subito dietro c’è l’Emilia Romagna (70,2%) e Puglia (-62,6%). Ad avere subito minori contraccolpi sono i Comuni del Trentino Alto-Adige che mediamente hanno visto non entrare nelle prosime casse 35mila euro. In fondo alla classifica anche Friuli-Venezia Giulia (-37,1%) e Molise (-58,6%).
Si tratta di numeri provvisori che dovranno essere rivisti nelle prossime settimane visto che è alto il rischio di un vedere ulteriori crolli di entrate in estate. L’emergenza coronavirus non è finita e i Comuni potrebbero presto vedere il collasso. Per questo è in corso una trattativa con il Governo per istituire maggiori risorse per gli enti locali. E presto sono attese importanti novità.
Scarica QUI il testo del Decreto Cura Italia per conoscere le norme a sostegno delle famiglie e delle imprese.