E’ stata avviata dall’Ema un’indagine sulla terza dose. L’ente regolatorio: “L’esito è atteso nelle prossime settimane”.
ROMA – L’Ema ha avviato un’indagine sulla terza dose. Ad annunciarlo è stata la stessa agenzia precisando che la domanda riguarda il vaccino Pfizer con una ulteriore somministrazione da fare “6 mesi dopo la seconda vaccinazione a persone pari o superiore a 16 anni“.
Lo stesso ente, come riportato dal Corriere della Sera, ha precisato che sta valutando separatamente “i dati sull’uso di una terza dose di vaccino a mRNA in persone gravemente immunocompromesse“.
Terza dose non per tutti
La risposta da parte dell’Ema è attesa nelle prossime settimane, ma la stessa agenzia ha dato il via libera agli Stati Membri su possibili “piani preparatori per la somministrazione di richiami di dosi aggiuntive“. Sempre nella nota è precisato che “sebbene l’ente non consideri urgente la necessità di dosi di richiamo dl vaccino Covid-19, ma lo studio è stato avviato per garantire che ci siano disponibili prove a sostegno di ulteriori dosi, se necessario“.
Italia pronta
L’Italia è pronta per la somministrazione della terza dose. Il Cts ha dato il proprio via libera e il piano dovrebbe essere presentato già nei prossimi giorni. Secondo le parole del ministro Speranza, la terza dose in Italia sarà riservata da fine settembre alle persone più rischio dal punto di vista immunitario.
Non sembrano essere coinvolti, al momento, medici e infermieri. Ma il personale sanitario dovrebbe essere la seconda categoria destinata a ricevere la terza dose in caso di conferma del Green Pass. Per tutta la popolazione la somministrazione potrebbe partire nel 2022, ma su questo ancora nessuna decisione è stata presa e molto dipenderà dall’andamento del coronavirus. L’Italia, comunque, è pronta a partire e già dalle prossime settimane si inizierà con la terza dose di vaccino.
