Allarme disoccupazione in Italia: gli obiettivi 2020 dell’UE sono lontani

Allarme disoccupazione in Italia: gli obiettivi 2020 dell’UE sono lontani

In Italia il tasso di occupazione ha raggiunto il 63%, dato più basso del 67% prefissato da Bruxelles per il 2020.

ROMA – La crescita in Italia continua ad essere molto complicata. L’ultima analisi della Fondazione OpenPolis ha fissato la percentuale del tasso di occupazione nel nostro Paese al 63%. Un dato inferiore a quanto prefissato dall’Unione Europea per il 2020 e cioè il 67%. Difficile che nella seconda parte dell’anno si possa raggiungere il traguardo che Bruxelles ha fissato nei mesi scorsi.

Si tratta comunque di numeri che posizionano l’Italia in fondo alla speciale classifica. Nel 2020 l’UE ha fissato per molti il tasso di occupazione al 75%, una percentuale che il nostro Paese non potrà raggiungere in questi pochi mesi. Peggio solo la Grecia che ha raggiunto il 58%.

Luigi Di Maio, Giuseppe Conte, Matteo Salvini

In Italia aumenta il divario Nord e Sud

Il report di Fondazione OpenPolis ha anche confermato un aumento del divario tra Nord e Sud. In vetta al numero degli occupati abbiamo la provincia di Bolzano che ha raggiunto il 79%. Subito dietro Emilia-Romagna (74,4%) e la provincia autonoma di Trento (73,6%).

Questo ‘spaccatura’ del nostro Paese viene confermata dalle ultime tre posizioni della graduatoria occupate da Calabria (45,6%), Campania (45,3%) e Sicilia (44,1%).

Il divario tra uomini e donne in Italia continua ad esserci

Ma l’analisi di Fondazione OpenPolis mette in risalto anche un divario tra il tasso di occupazione maschile e femminile che vedere ben 28 punti di differenza. Peggio di noi solo Malta che è ha fatto registrare un tasso del 29%. In questo caso, però, c’è stato un piccolo miglioramento per il nostro Paese con l’occupazione delle donne che finalmente ha superato il 50% dopo diversi anni in cui era rimasto sotto questo limite.

L’ultimo dato riguarda la disoccupazione giovanile che in Italia ha raggiunto il 23,4% mentre la media UE era del 13,4%. E anche in questo caso il nostro Paese occupa il fondo della classifica con un divario di dieci punti dagli altri Stati.