Cremona, tre responsabili di una Onlus indagati per appropriazione indebita dei fondi raccolti per il Covid

Cremona, tre responsabili di una Onlus indagati per appropriazione indebita dei fondi raccolti per il Covid

Aperta una indagine nei confronti di una Onlus a Cremona. Si sarebbero indebitamente appropriati dei fondi raccolti per il Covid.

CREMONA – E’ stata aperta una indagine nei confronti di una Onlus a Cremona. Secondo quanto riferito dall’Agi, nel mirino della Procura sarebbero finiti tre persone per appropriazione indebita dei fondi raccolti per il Covid-19.

Tra gli indagati anche un sacerdote che era “disponibile a concordare false giustificazioni delle distrazioni di denaro simulando che sia stata una cooperativa da lui gestita a beneficiari della somministrazione dei pasti caldi“.

L’indagine

L’indagine è partita nei mesi scorsi. La Procura di Cremona ha ritenuto anomali alcuni bonifici inviati al titolare di una azienda di vendita di stufe e caldaie per un totale di 28mila euro.

Operazione che è stata fatta in contemporanea con “reciproci trasferimenti di denaro su conti esteri, accesi in Bulgaria e fallimentare”. Sono in corso tutti gli accertamenti del caso con gli interrogatori per cercare di ricostruire meglio la dinamica di questa vicenda. Nelle prossime ore saranno chiariti meglio i punti con altre persone che potrebbe essere coinvolte in questa vicenda.

Guardia di Finanza

4 milioni i fondi raccolti

I soldi usati per uso personale facevano parte dei fondi che la Onlus Uniti per la Provincia di Cremona ha raccolto tra imprenditori e gente comune L’obiettivo era quello di finanziare iniziative per aiutare gli ospedali in prima linea contro il coronavirus.

Una raccolta che ha portato 4 milioni di euro e parte di questa cifra è stata utilizzata dagli indagati. Si tratta dell’ennesima indagine nei confronti di persone che hanno utilizzato la pandemia per truffa o altri reati. I fari continuano ad essere puntati verso tutte le associazioni per verificare il loro lavoro. Sono tre le persone finite nel mirino degli inquirenti a Cremona con le indagini che sono ancora in corso.