A seguito di una maxi indagine hanno fatto rientro in suolo italiano ben 60 opere archeologiche trafugate.
Hanno fatto rientro in territorio italiano ben 60 opere archeologiche precedentemente rubate da criminali. Si tratta di trafficanti di opere d’arte internazionali che sono riusciti ad esportare dal suolo italiano una moltitudine di opere.
Le 60 opere sono state confiscate dagli Stati Uniti e riportate in Italia. Il loro valore complessivo ammonta a oltre 20 milioni di euro. Secondo quanto appreso, alcune delle opere archeologiche in questione erano parte di collezioni private statunitensi.
Ritrovato l’«Ercole fanciullo con serpente»
Altre invece erano affreschi oppure opere archeologiche provenienti da scavi clandestini. Si tratta di un patrimonio culturale che risale all’incirca al primo e al settimo secolo dopo Cristo. Gli inquirenti hanno anche ritrovato l’affresco pompeiano ritrovato nell’aera del Vesuvio, l’«Ercole fanciullo con serpente», ed anche svariati vasi dell’Antica Grecia. Queste opere sono state trafficate da un commerciante internazionale, e successivamente acquistate da un collezionista statunitense.
Le 60 opere archeologiche erano state trafugate e vendute negli Stati Uniti ed al mondo accademico. Grazie le magistrature dell’Italia e degli Stati Uniti hanno collaborato nell’ambito dell’indagine. Dopo essersi messi sulle tracce dei reperti, gli inquirenti hanno scoperto la refurtiva ottenuta attraverso scavi clandestini o furti.
Il busto di bronzo maschile
Ritrovato anche il busto di bronzo maschile, un’opera particolarissima che risale ad un periodo compreso tra la fine del I secolo a.C. e il I secolo d.C. Sul bronzo è possibile notare ancora delle tracce materiche utilizzate per la resa degli occhi.
Quest’opera era giunta negli Stati Uniti, importata da un commerciante svizzero. Successivamente il busto di bronzo era stato venduto ad un collezionista di New York. Il ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano è intervenuto complimentandosi con la squadra che ha portato a termine le indagini, riuscendo a rimpatriare circa 60 opere d’arte archeologiche.
“Tanto deve essere fatto ancora su questo fronte. La certezza del diritto deve essere garanzia di civiltà e di rispetto delle leggi nazionali ed internazionali, di trattati che impediscono l’esportazione illegale di opere d’arte”, dice il ministro.