Confturismo: vacanze in Italia. Città d’arte messe in ginocchio dalla pandemia

Confturismo: vacanze in Italia. Città d’arte messe in ginocchio dalla pandemia

L’indice di fiducia del viaggiatore del mese di giugno parla chiaro: vacanze brevi e in Italia.

ROMA – E’ stato pubblicato l’indice di fiducia nel viaggiatore con riferimento al mese di giugno. E, secondo quanto riferito da Confturismo Confcommercio e Swg, i dati parlano chiaro: gli italiani in questa estate caratterizzata dalla pandemia faranno le proprie vacanze in Italia e le ferie saranno molto brevi.

Il 93% delle persone interpellate ha dichiarato la propria intenzione di muoversi nel Paese con le mete privilegiate che sono Puglia, Toscana e Sicilia. Solo il 7%, invece, è pronto a sfidare il Covid-19 e fare vacanze all’estero nel rispetto delle misure anti-Covid.

Le mete preferite

E le mete sono diverse rispetto a quelle degli altri anni. Saranno vacanze all’insegna di mare, enogastronomia, benessere e green. In crisi, invece, le città d’arte con la percentuale che è scesa dal 22% al 15%. Una diminuzione che sembra essere strettamente legata alla pandemia.

Per quanto riguarda l’estero l’Austria è entrata tra le destinazioni preferite dagli italiani. Una scelta strettamente collegata ai numeri di contagio con il Paese ‘confinante’ che ha preso il posto dell’Inghilterra, alle prese con dati della pandemia sicuramente più alti rispetto a quelli di Vienna.

Spiaggia

Vacanze brevi

L’altro dato che colpisce in questo sondaggio è la riduzione dei giorni di vacanza. Poco meno della metà degli intervistati hanno dichiarato di aver intenzione di fare un viaggio breve, al massimo due o tre giorni nei pressi di casa.

Un numero che diventa la metà se si contano quelli di una settimana sempre nei pressi della loro residenza attuali. Una diminuzione che sembra essere collegata all’emergenza economica che sta attraversando il nostro Paese dopo la pandemia. Intenzioni che sembrano frenare la ripresa dell’Italia con i dati dopo le riaperture che sono molto più bassi rispetto a quelli previsti dal Governo inizialmente.