Coronavirus in Italia, i dati del monitoraggio 25-31 maggio: in nessuna Regione indice Rt maggiore di 1. Ma il virus continua a circolare sul territorio.
Monitoraggio Rt, nessuna Regione ha fatto registrare un dato maggiore di 1 nella settimana che va dal 25 al 31 maggio. I dati sono quelli del lavoro del Ministero della Salute e dell’Istituto Superiore di Sanità nell’ambito del controllo della diffusione del coronavirus.
“Si rileva un forte miglioramento della qualità e dettaglio dei dati inviati dalle Regioni al ministero della Salute e all’Istituto Superiore di Sanità e discussi nella Cabina di Regia”.
Abruzzo 0,76
Basilicata 0
Calabria 0,37
Campania 0,58
Emilia Romagna 0,58
Friuli Venezia Giulia 0,76
Lazio 0,75
Liguria 0,48
Lombardia 0,91
Marche 0,86
Molise 0,59
Provincia Autonoma di Bolzano 0,86
Provincia autonoma di Trento 0,86
Piemonte 0,58
Puglia 0,78
Sardegna 0,14
Sicilia 0,55
Toscana 0,72
Umbria0,65
Valle d’Aosta 0,47
Veneto 0,61.
Coronavirus, indice Rt: i dati del monitoraggio 25-31 maggio
Ancora alla fine di maggio quindi l’andamento della curva dei contagi è da considerarsi positivo. Non ci sono Regioni critiche e non ci sono dati preoccupanti. Neanche la Lombardia, costantemente sotto la luce dei riflettori, presenta una situazione a rischio.
“In quasi tutta la Penisola sono documentati focolai di trasmissione attivi. Tale riscontro, che in gran parte è dovuto alla intensa attività di screening e indagine dei casi con identificazione e monitoraggio dei contatti stretti, evidenzia tuttavia come l’epidemia in Italia di COVID-19 non sia conclusa“, recita il documento.
Nuovi focolai, il coronavirus continua a circolare sul territorio
Ciò nonostante, si evidenzia nel rapporto sul monitoraggio, il coronavirus continua a circolare sul territorio, come confermato dai nuovi focolai di trasmissione. I dati risentono ovviamente anche del maggior numero di tamponi, ma la conclusione è che non è possibile al momento considerare conclusa l’epidemia.
L’Italia è fuori dall’emergenza ma non bisogna abbandonare la via della prudenza se si vogliono evitare pericolosi passi indietro che potrebbero vanificare quanto fatto fino a questo momento.