In Gran Bretagna sono state individuate due nuove ‘varianti inglesi’ del Covid. I dubbi degli esperti. I vaccini potrebbero non essere efficaci.
Nel Regno Unito sono state individuate altre due varianti inglesi del Covid che preoccupano e non poco le autorità sanitarie. Sono iniziati i lavori per comprendere le caratteristiche di queste mutazioni. In almeno una delle due si registra la mutazione strutturale della variante inglese che stiamo affrontando in Italia: quella legata alla proteina spike del Covid. Questo tipo di mutazione rende o almeno potrebbe rendere i vaccini meno efficaci.
La caccia alle varianti
La mutazione del virus in sé non è una notizia. I virus provano ad adattarsi e mutano. E nella loro mutazione possono diventare più o meno pericolosi per l’uomo. In Gran Bretagna le autorità sanitarie analizzano un numero elevatissimo di test, e per questo motivo scoprono una ingente quantità di varianti. Molte non sono neanche degne di nota o di attenzione, altre richiedono un lavoro approfondito di analisi.
Individuate due nuove varianti inglesi che preoccupano gli esperti
Al momento, di quelle individuate a Londra, una sola rappresenta una minaccia diversi paesi europei, Italia inclusa: si tratta della variante inglese, che preoccupa per la sua rapidità di diffusione. Ora le autorità sanitarie stanno analizzando due nuove varianti.
Una delle due varianti in questione – la B.1.525. – è stata individuata in una quarantina di casi circa. E non è possibile contestualizzarla in una determinata area geografica del Paese. I casi sono in diverse zone del Paese, e questo suggerisce una vasta diffusione di questa nuova variante. Inoltre la variante avrebbe le stesse caratteristiche strutturali della variante inglese che stiamo combattendo anche in Italia, quindi potrebbe resistere ai vaccini.
Il lockdown contro la diffusione delle varianti
La Gran Bretagna continua a vivere in lockdown e la sensazione è che le misure non saranno allentate in tempi brevi, anzi. Proprio la diffusione delle varianti rende difficile il ritorno alla normalità. La speranza è che i vaccini si confermino efficaci e che quindi la campagna di vaccinazione non subisca ritardi.
Non a caso anche in Italia si parla con insistenza dell’ipotesi di un nuovo lockdown totale per soffocare la diffusione del virus ed evitare una terza ondata che potrebbe essere caratterizzata, oltre che da un aumento dei casi, da un aumento del numero dei decessi.