L’Indonesia ritorna nell’incubo terrorismo. Tre kamikaze si sono fatti esplodere in altrettante chiese cristiane. L’Isis ha rivendicato gli attacchi.
GIACARTA – L’Indonesia piomba nell’incubo terrorismo. Secondo quanto riferisce la Polizia tre kamikaze si sono fatti esplodere contro altrettanti chiese cristiane a Surabaya. I terroristi facevano parte della stessa famiglia e tra di loro c’erano anche bambini e adolescenti. Gli attacchi hanno provocato almeno 11 morti e 41 feriti e sono stati rivendicati dall’Isis.
Attentati in Indonesia, la famiglia era reduce dalla Siria
Secondo quanto ricostruito dalle Forze dell’Ordine la famiglia kamikaze era reduce dalla Siria. La madre si è fatta esplodere con i due bimbi di 12 e 9 anni mentre il padre e gli altri figli di 18 e 16 anni hanno azionato le bombe all’esterno delle altre due chiese.
L’Indonesia in passato ha subito altri attentati da parte degli estremisti islamici, contro cui porta una battaglia antiterrorismo. Pochi giorni fa, una rivolta carceraria da parte di militanti islamici affiliati all’Isis era stata sedata dalle forze di sicurezza a Depok, dopo che i detenuti avevano preso in ostaggio e poi ucciso cinque agenti.
L’appello di Papa Francesco: “Basta odio e violenze”
Durante il Regina Coeli anche Papa Francesco ha voluto rivolgere un pensiero all’Indonesia: “Sono particolarmente vicino al caro popolo indonesiano, in modo speciale alle comunità cristiane della città di Surabaya duramente colpite dal grave attacco contro luoghi di culto“.
“Elevo la mia preghiera – continua il Pontefice – per le vittime e i loro congiunti. Insieme invochiamo il Dio della pace affinché faccia cessare queste violente azioni, e nel cuore di tutti trovino spazio e non sentimenti di odio e violenza, ma di riconciliazione e di fraternità“.
Il video con il Regina Coeli odierno di Papa Francesco
