Industria solare a corto di manodopera: scatta l’allarme

Industria solare a corto di manodopera: scatta l’allarme

Se entro il 2023 non si trovano almeno un milione di lavoratori nel settore dell’industria solare il piano ambiente Ue rischia di saltare.

È allarme manodopera nell’industria del solare: il settore è a rischio, e gli obbiettivi prefissati dall’Europa per quanto riguarda lo sviluppo delle energie rinnovabili potrebbero non essere portati a termine. Nonostante l’Unione europea abbia redatto un piano volto all’aumento della produzione di energie rinnovabili e sostenibili, questo non trova riscontro con le risorse disponibili. Difatti è stata recentemente segnalata una forte carenza di manodopera nel settore in questione.  

Il problema della carenza di manodopera

Lo ha riferito SolarPower Europe. Si tratta di un gruppo di ricerca con sede a Bruxelles. Secondo le stime, entro il 2030 serviranno almeno un milione di lavoratori per raggiungere gli obiettivi precedentemente fissati dall’Unione europea. 

Stefan Hobmair, il responsabile di sviluppo e reclutamento strategico presso BayWa r.e. (gruppo attivo globalmente nei segmenti dell’Energia, Agricoltura e Materiali da costruzione), ha ribadito come il problema maggiore in questo senso sia costituito dai costanti cambiamenti demografici.  

Argomento piuttosto attuale nel contesto odierno, dove l’allarme surriscaldamento globale è ormai una realtà e risulta fondamentale trovare dei metodi alternativi per la produzione di energia, in modo da ridurre l’inquinamento ambientale. Ma oltre ai benefici per l’ambiente, ce ne sono degli altri anche per il portafogli, visti gli esorbitanti prezzi in bolletta per l’energia a causa del conflitto tra Russia e Ucraina che non sembra destinato a concludersi nel giro di poco tempo. 

E nonostante l’Unione europea per trovare fonti energetiche alternative abbia proposto di rendere obbligatoria l’installazione dei dispositivi fotovoltaici, il piano potrebbe non andare a buon fine proprio a causa della mancanza di manodopera. In questo senso la presidente della Commissione Ue von der Leyen ha ribadito come l’energia solare sarebbe una fonte pulita di energia e in questo modo si procederebbe verso una transizione ecologica riducendo allo stesso tempo la dipendenza energetica europea dalla Russia il prima possibile.