Infezioni da RSV nei bambini: le nuove misure preventive

Infezioni da RSV nei bambini: le nuove misure preventive

Le ultime strategie per prevenire le infezioni da RSV nei bambini. Esperti e istituzioni discutono su immunoprofilassi.

Il virus respiratorio sinciziale (RSV) rappresenta una delle principali cause di infezioni respiratorie nei bambini e una delle principali cause di morte entro il primo anno di vita a livello globale. Al convegno “Infezioni da RSV: nuove strategie e strumenti per la tutela della salute dei bambini” tenutosi a Bari, esperti, istituzioni e rappresentanti delle associazioni pazienti hanno discusso l’urgenza di implementare nuove misure preventive in vista della stagione influenzale. Come riportato da adnkronos.com

corridoio in ospedale

L’Importanza della prevenzione del virus respiratorio Sinciziale nei Bambini

Marcello Gemmato, sottosegretario di Stato al Ministero della Salute, ha sottolineato l’importanza di un impegno congiunto tra ministero e regioni per affrontare il problema. “L’RSV è la principale causa di bronchiolite nei neonati e può avere conseguenze gravi,” ha dichiarato. “La Direzione Generale della Prevenzione del Ministero della Salute ha già informato le Regioni degli strumenti disponibili e sta attivando ogni procedura necessaria per l’aggiornamento del calendario vaccinale, garantendo un approccio uniforme su tutto il territorio nazionale.

Immunoprofilassi passiva: una soluzione efficace per la prevenzione dell’RSV

Ignazio Zullo, membro della X Commissione Permanente del Senato, ha enfatizzato l’efficacia dell’immunoprofilassi passiva con anticorpi monoclonali come la migliore arma contro l’RSV. “Abbiamo delineato cinque azioni necessarie per affrontare il problema dell’RSV nei bambini. È cruciale che le istituzioni aggiornino il calendario nazionale di immunizzazione entro la fine dell’anno per assicurare l’approvvigionamento degli anticorpi monoclonali,” ha affermato Zullo.

La Regione Puglia è stata pioniera nella prevenzione delle malattie infettive. Michele Emiliano, presidente della Regione Puglia, ha evidenziato l’impegno regionale nel disporre degli anticorpi monoclonali per prevenire l’RSV già dalla prossima stagione. “Ciò avrà un impatto significativo sul Servizio Sanitario Regionale, soprattutto sulle strutture ospedaliere,” ha aggiunto Emiliano.

Pierluigi Lopalco, professore ordinario di Igiene all’Università del Salento, ha sottolineato la necessità di una campagna di immunoprofilassi efficace per proteggere i neonati. “La Puglia ha riconosciuto l’RSV come una sfida importante di sanità pubblica, approvando una legge che stabilisce misure preventive precise,” ha dichiarato Lopalco.

Nicola Laforgia, direttore UOC Neonatologia e TIN dell’AOU Policlinico di Bari, ha osservato che, attualmente, non esiste una terapia efficace per l’RSV. “La prevenzione rimane la strategia più efficace. Gli anticorpi monoclonali rappresentano un’opportunità unica per ridurre drasticamente il carico della malattia,” ha spiegato Laforgia.

Il virus respiratorio sinciziale è responsabile dell’80% delle bronchioliti e del 40% delle polmoniti che richiedono ospedalizzazione nei bambini. In Italia, oltre il 60% dei neonati si infetta entro il primo anno di vita, con un impatto economico annuale stimato in circa 100 milioni di euro. L’adozione di nuove strategie preventive può quindi non solo salvare vite, ma anche ridurre significativamente i costi sanitari.