Le prospettive sono buone: l’inflazione calerà nel 2024

Le prospettive sono buone: l’inflazione calerà nel 2024

A sostenerlo sono gli esperti secondo cui l’inflazione è destinata a scendere già a partire dalla prossima primavera.

A confermare buoni propositi nelle scorse settimane è stata già la banchiera tedesca Isabel Schnabel, che parla di un’inflazione che è “diminuita rapidamente”. Lo stesso dicono gli esperti del settore che parlano di un vertiginoso calo già per la metà del 2024. Una prospettiva che tuttavia non coincide con quella di Christine Lagarde, che tenta di frenare l’entusiasmo sulle aspettative di riduzione dei tassi d’interesse.

Lagarde frena gli entusiasmi

I prossimi giorni saranno decisivi per i membri delle banche centrali: domani 13 dicembre è prevista la riunione della Fed, mentre giovedì 14 dicembre sarà la volta della Bce. I governatori Powell e Lagarde andranno con passo cauto sulla questione del costo del denaro.

L’andamento dell’inflazione non sono negativi (dato il calo all’0,8% di novembre), tuttavia per arrivare al 2% già nel 2025 i tassi non potranno tornare a zero come avvenuto durante la pandemia.

Proprio Christine Lagarde aveva sottolineato la necessità di restare “concentrati sul ritorno dell’inflazione all’obiettivo e non affrettarci a trarre conclusioni premature sulla base di sviluppi a breve termine“.

Per gli esperti “l’inflazione scenderà velocemente”

Secondo gli esperti, però, la prospettiva è ben diversa. La discesa dell’inflazione potrebbe essere anche più marcata di quello che ci aspettiamo, e anche più rapida.

A Sky Tg24 Business, il senior advisor di Studio Vitale Fabrizio Pagani afferma che questo dovrebbe verificarsi a causa di due fattori principali: per il prezzo del petrolio in discesa e per la Cina, in deflazione da qualche mese.

A conferma di questa tesi arriva anche l’opinione di Fabio Fois, responsabile dell’Investment Research di Anima Sgr, che parla di una sforbiciata che potrebbe arrivare già dalla prima metà del 2024.