Il carovita pesa sulla spesa delle famiglie italiane costrette a cambiare abitudini alimentari: meno olio extravergine, più alimenti sportivi.
Negli ultimi mesi l’aumento dei prezzi ha portato numerose famiglie a fare più attenzione sui loro acquisti. Infatti, già negli ultimi mesi del 2022 c’è stato un aumento del carrello medio della spese delle famiglie italiane che in alcune zone del nord-est ha toccato il 7,4% in più.
Questi rincari hanno quindi costretto molti italiani a cambiare le proprie abitudini di spesa.
La maggior parte degli italiani ha iniziato a prestare molta attenzione ai prodotti scontati e alle offerte negli scaffali, mentre altri hanno cominciato a fare la spesa nei discount piuttosto che nelle catene dei grandi supermercati; tra il 2022-2023 c’è stato un aumento del 53% delle vendite nei discount rispetto agli anni passati.
Non solo gli italiani cercano di acquistare prodotti meno costosi, ma in generale provano a riempire meno il carrello, per quanto possibile. Nonostante alimenti come pasta, latte e frutta non hanno subito delle sostanziali variazioni di prezzo, altri prodotti in genere più costosi hanno subito dei rincari maggiori e questo ha influito sulla decrescita delle loro vendite.
La nuova spesa degli italiani
Secondo un report fatto da Ismea-NielsenIQ, gli italiani hanno smesso o ridotto gli acquisti di certi prodotti. Persino l’olio di oliva non è immune da questi cambiamenti; rispetto al 2021 infatti ha avuto un aumento del prezzo di +14% e di conseguenza le sue vendite sono diminuite del 6%. Altri alimenti di cui fanno a meno le famiglie italiane sono il prosciutto di Parma, le carni bovine e il pesce fresco.
Il report però riporta che altri alimenti hanno iniziato ad entrare con maggiore frequenza nei carrelli, come il prosciutto cotto, il merluzzo surgelato e le uova. Si può dire che l’inflazione abbia avuto degli effetti positivi sulle abitudini degli italiani, che negli ultimi tempi hanno una maggiore considerazione sul proprio benessere psicofisico. Secondo il report infatti, sono aumentate le vendite di alcuni alimenti particolari come la frutta secca e gli alimenti sportivi.