L’Agcom introduce il Codice di condotta per influencer: svelate le nuove regole e le multe da capogiro fino a 600mila euro.
Dopo che lo scandalo del Pandoro Gate di Chiara Ferragni che è diventato anche una traccia della Maturità, oggi l’Agcom ha adottato un vero e proprio Codice di condotta per gli influencer. Una novità assoluta che intende regolamentare l’attività dei content creator più seguiti, fissando principi chiari e responsabilità editoriali, con l’obiettivo di tutelare sia i professionisti del settore sia il pubblico che li segue ogni giorno.

Agcom lancia il codice di condotta per gli influencer: cosa prevede
Il Codice di condotta approvato dall’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni, come riportato da Today, si applicherà agli influencer “rilevanti“, ossia a chi raggiunge almeno 500 mila follower o totalizza un milione di visualizzazioni.
Questi soggetti, come spiegato su Linkedin dal commissario Agcom Massimiliano Capitanio, “sono assimilabili alle emittenti tv e quindi titolari di piena responsabilità editoriale”. Per questo motivo, dovranno iscriversi a un “elenco ufficiale Agcom” entro sei mesi dalla pubblicazione del Codice.
Le nuove regole impongono il rispetto di principi fondamentali nella produzione dei contenuti. Tra questi, la correttezza e l’imparzialità dell’informazione, il rispetto della dignità umana, la tutela dei minori, il contrasto ai discorsi d’odio, la difesa del diritto d’autore e la trasparenza nelle comunicazioni commerciali. Proprio quest’ultimo aspetto sarà disciplinato con un rimando diretto al “Digital chart“, il regolamento di autodisciplina promosso dallo Iap.
Multe pesanti fino a 600.000 euro
Il mancato rispetto delle nuove disposizioni avrà conseguenze economiche rilevanti. Come precisato da Massimiliano Capitanio, “comporta sanzioni fino a 250.000 euro che possono arrivare 600.000 nel caso venga meno la tutela dei minori“. Si tratta di cifre che sottolineano l’intenzione dell’Agcom di dare un segnale forte e concreto al settore dell’influencer marketing.
Secondo il commissario, aggiunge Today, è “una tappa decisiva nella costruzione di un nuovo equilibrio tra libertà d’espressione, diritti degli utenti e responsabilità dei creator digitali“.